Meditazione e Presenza

meditazione

"Loneliness is when you are lonely, when you are thinking of the other, missing the other, it is a negative state. Aloneness is the presence of oneself, it is very positive, you can fill the universe with your presence and there is no need for anybody"

OSHO

La solitudine è quando ti senti solo, quando pensi all’altro , quando l’altro ti manca, è uno stato negativo. Essere soli è la presenza di se stessi, è molto positivo, puoi riempire l’universo con la tua presenza e non c’è bisogno di nessun altro.

 

31 commenti su “Meditazione e Presenza”

  1. Ci sono molti modi di essere soli,a volte per “colpa” di altri,a volte si vuole essere soloi e si cerca la solitudine.
    ci sono volte in cui l’essere solo con se stesso non è un male,ma un modo per capire…
    Grazie di essere passata da me!

  2. Una cura contro la solitudine c’è? anche se esco con amiche/amici e come se non fossi con loro xkè la testa va a pensare a quella determinata persona… è ossessione? e poi non si può riempire l’universo della propria presenza se non vuoi far parte dell’universo.

  3. Osho è un maestro illuminato Indiano, in rete trovi moltissimo…ha studiato e elaborato tecniche di meditazione unendo Oriente e Occidente. Molti centri in Italia insegnano le sue tecniche, Osho MIasto il centro più grande. Un abbraccio

  4. Innanzitutto ti faccio i complimenti per questo blog che ha davvero un pregio ulteriore a parte esprimere il comune bisogno di condivisione; poi devo chiederti assolutamente chi è Osho (perdona l’ignoranza)…?quello che ho letto qui è molto interessante e vorrei approfondire. grazie.

  5. Quanto è vero, lo so per esperienza…
    Grazie per queste sagge parole di Osho, che non fanno altro che confermare la mia idea sulla solitudine.

    Olimpia

  6. Grazie per gli ultimi due commenti
    E’ vero nasciamo soli e moriamo soli, nel mentre tentiamo di eludere questa verità o non accettiamo…
    E’ vero che nel silenzio possiamo incontrare noi stessi..continuate a scrivere..
    un abbraccio
    Ameya

  7. ho imparato a cullare la mia solitudine con la musica dei miei pensieri… ho capito che nn c’è niente di nuovo sotto il sole e che tutto è vanità…nella solitudine trovo ciò che il mio cuore ama…
    Si respira vera meditazione quì… grazie un bacio sul cuore

  8. Coltivare l’incontro con se stessi non fa parte della educazione occidentale…tant’è che spaventa…non c’è una abitudine a farsi compagnia…manca un dialogo costante con se stessi…si può iniziare a coltivarlo piano piano…inziando a fare qualcosa per noi stessi..che piace e ci riempie…

  9. BELLO LEGGERE LA TESTIMONIANZA DI QUESTE SPLENDIDE DONNE CHE STANNO ANCHE CON SE STESSE!
    PURTROPPO SE AVETE LETTO GLI ARTICOLI NEL BLOG ATTACCARSI MORBOSAMENTE ALL’ALTRO PUO’ DIVENTARE PATOLOGIA…LA NEGATIVITA’ E’ NON RIUSCIRE A STACCARE..A VOLER DALL’ALTRO SEMPRE DI PIU’..PRESENZA ..AFFETTO…E’ COME SE GLI DICESSIMO AMAMI TU AL POSTO MIO..INCONTRARE L’ALTRO E’ UNA DIMENSIONE PIACEVOLE SODDISFACENTE APPAGANTE…
    NON SOPPORTARNE LA’SSENZA O VOLERE DOSI DI PRESENZA SEMPRE MAGGIORE E’ DIPENDENZA..LA DIFFERENZA STA NEL QUANTO…AMORE E DIPENDENZA SONO SOTTILMENTE VICINI…AMARE E’ ESSERCI PER NOI STESSI..E PER L’ALTRO…TUTTAVIA E’ NEL MANCATO DIALOGO CON SE STESSI IL SEGNALE DI SENTIRSI META’ E NON INTERI..
    CONTINUATE E PASSARE E A PORTARE TESTIMONIANZE
    UN ABBRACCIO
    AMEYA

  10. Intressante….io sto bene con me stessa anche nei periodi no..non mi fa’ paura la solitudine,anzi spesso mi piace perche riesco a sentirmi e a leggermi dentro..
    Tonero di nuovo
    Un abbraccio
    Biby

  11. … a me stare da sola, riempirmi “di me” piace molto, è un bisogno periodico…
    In quanto alla prima solitudine la “mancanza” dell’altro fa parte dell’idea dell’amore romantico, della nostra cultura ” d’amore”… difficile da visualizzare l’errore che si commette.
    Per stato negativo s’intende stato di “mancanza” o sbagliato del tutto?
    Sofia.

  12. ANCHE IL TUO BLOG E’ VERAMENTE INTERESSANTE E VARIO… ARGOMENTI INTERESSANTI CHE AIUTANO A MEDITARE RIFLETTERE E CAPIRE …
    TORNERO’ CON PIU’ CALMA …
    UN ABBRACCIO AMICA MIA A PRESTO
    dOLCE NOTTE

  13. Infatti in inglese ci son due modi per definire la solitudine-uno in senso negativo..loneliness, l’altro in senso positivo -aloness..
    stare con sè stessi non significa necessariamente CHIUDERSI…ma APRIRSI A SE’ E ASCOLTARSI..FARSI COMPAGNIA E GODERNE..
    grazie del commento
    un abbraccio
    Ameya

  14. io credo che dipenda molto, dal fatto che la solitudine sia più o meno voluta. Ci sono momenti, in cui tu stesso hai bisogno di chiuderti in te stesso, per cercare delle risposte, e allora va bene. C’è invece a volte un senso di solitudine che ti distrugge, perchè ti senti abbandonato, e magari è solo una tua idea, perchè invece hai tante persone vicino. Ma non riesci a capirlo. E allora è pesante

  15. Grazie DolceStellina, credo tu abbia rischiato una patologia frequente da quello che mi dici…disturbo da attacco di panico. Se ti sei ripresa e sei riuscita ad elaborare il lutto della separazione hai fatto una grande impresa! Mi compllimento con te e ringrazio per linkarmi. Mi fa piacere raccogliere testimonianze…
    Un abbraccio
    Ameya

  16. Se hai letto l’articolo i questo blog dpendenza affettiva..sì OGNI DIPENDENZA ha la stessa RADICE…ciò mi aggrappo a qualcosa FUORI perchè non so funzionare senza una stampella, una via di fuga…nessun giudizio…è umano..dipendere è vitale per…un BAMBINO…man mano si cresce si interiorizza la capacità genitoriale di se stessi e si impara ad accudirsi senza comportamenti autodistruttivi…il dipendente affettivo o il dipendente da sostanza DELEGA all’ESTERNO il suo stare bene…spero di averti risposto..
    un abbraccio
    Ameya

  17. Molto interessante davvero questo blog….io penso che prima di tutto occorra stare bene con se stessi, anche se è un cammino duro e difficile, io sono passata da due anni di sofferenza a causa di una delusione d’amore, una sofferenza tale da farmi sentire anche male fisicamente, capogiri, paura della solitudine, ero arrivata a non fare niente da sola, sono riuscita a uscirne con fatica e ancora adesso ho paura che qualcosa vada storto, per questo credo sempre che sia importantissimo amarsi, prendersi cura di se stessi, al di là dell’altro che abbiamo accanto…è dura…ma ce la si può fare…e dopo si vive sicuramente meglio….un abbraccio e complimenti…ti linkerò perchè mi piace tanto il tuo blog!!!

  18. Caro Marco leggi piano piani tutti gli articoli che ci sono qui..ce ne saranno altri..la dipendenza affettiviva è una modalità relazionale disfunzionale..affligge chi non ha sviluppato un rapporto intimo con se stesso e cerca FUORI un completamento…
    il segreto è crearsi una vita piena e ricca di cose che ci piacciono…
    a presto!
    Se ti piace questo blog linkalo…creso che queste cose vadano dette…se io avessi saputo tanti anni fa..non mi sarei aggrappata al primo pseudo papà che ho incontrato…perdendo tutta la mia adolescenza…
    un abbraccio
    ameya

  19. Ciao, mi chiamo Marco e sono di Bologna. Come mi hai scritto vedi, sono venuto subito a curiosare. E’ interessante il tuo Blog e le cose che scrivi lo sono ancora di più… Penso che sarò spesso tuo ospite e verrò a leggere le varie esperienze che quì tante persone lasciano. Spero anche di trovare molte risposte ai miei dubbi. Vedi, io comincio pian pianino a stare bene con me stesso e anche se sono solo e vivo solo, stò bene. Però sento sempre che mi manca qualcosa e questo qualcosa io lo identifico ancora nella mia ultima compagna. Ho alle spalle un matrimonio fallito della durata di 9 anni da cui è nata una figlia meravigliosa di 11 anni che adoro e questo ha reso ancora più difficile il distacco dalla mia ex moglie ma ce l’ho fatta. Dopo 1 anno di sofferenza per la separazione mi è pure venuto un ictus che ha piegato la mia esistenza per un lunghissimo anno, ma ce l’ho fatta e ora vado quasi meglio di prima. Possibile che sono 6 mesi che fatico come un dannato per togliermi dalla testa l’ultima mia ex? Non riesco proprio a capire! Grazie
    Marco

  20. Ciao…Amore o dipendenza affettiva? Dov’è la differenza? Amare non vuol dipendere, non poter fare a meno di?! E’ così sottile questa differenza che…che forse non c’è… Io di Lei dipendente? Forse…forse perchè la amo…

    HAL

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