SONO STATA ORTORESSICA

mammù..

QUESTO POST E’ DIVERSO DA TUTTI GLI ALTRI  IN QUESTO BLOG, POICHE’ RIPORTO UNA MIA ESPERIENZA IN RISPOSTA AD UN COMMENTO CHE MI TOCCA DA VICINO. HO SCELTO DI POSTARE QUI LO SCAMBIO DI OPINIONI.

AMEYA

COMMENTO ANONIMO AL POST PRECEDENTE:
Si sa che una parte di Inferno su questo pianeta è prodotta dal linguaggio…ooo!! le chiacchere, quanto male fanno al genere umano…se si usasse di più il cuore per pensare (come sapietemente ci insegnano i Saggi progenitori), allora sì che scorgeremmo il vero volto del Mondo…quando dichiaro la mia età, la gente stramazza al suolo, ma non per questo mi sento superiore, né nutro disprezzo verso altri…piuttosto mi rammarico di vedere in giro tantissime persone che soffrono a causa di malattie prodotte da quello che mangiano, mi rattristo degli amici e conoscenti che muoiono miserabilmente a causa dei vari tumori al colon, esofago, ecc….è bello semmai incontrare una persona alla quale avevi consigliato un nuovo atteggiamento verso il cibo, e magari sentirsi dire: avevi ragione, grazie infinite!!…prima di congedarmi, solo una chicca: quanti di voi sanno che nella Cocacola viene immessa una sostanza senza la quale un essere umano vomiterebbe l’intruglio, perché tale è lo schifo che contiene? E questa me la chiamate civiltà? Ossequi all’esperta…
utente anonimo

RISPOSTA DI AMEYA

@Utente Anonima, hai detto bene, sono espertissima..sono stata Ortoressica, senza saperlo. Ho fatto sparire Nutella, salame e prosciutto. Coca Cola? Il diavolo.. Poi mia figlia grande, svezzata a germogli di soia, ha iniziato la vita sociale..le altre mamme mi riferivano che mangiava come una morta di fame nutella e schifezze ai compleanni… Ho iniziato a capire di aver sbagliato qualcosa…
non rifarei più le crociate, sarei molto più morbida, tollerante. La Coca Cola avrà anche sostanze anti-vomito…ma se bevuta una volta alla settimana non credo farà morire nessuno..qui [vedi post precedente] ho voluto sottolineare il pericolo della rigidità, ho smesso di andare a fare proselitismo e spargere consigli alimentari, ognuno ha il suo percorso…il cibo sano fa stare bene, benissimo..ma se diventa una religione ti fa un diverso… l’ossessione isola… vedere quelli che al ristorante ordinano riso in bianco e sedano (faccio outing..io l’ho fatto!! ) mentre tutti si fanno allegramente una pizza, mi fa ora una tristezza incredibile, c’è un non so che di superiorità nelle tue parole..l’ego di chi ha capito qualcosa che gli altri non hanno capito…l’illusione di custodire il segreto del sacro Graal..l’ho avuta anche io questa fase, poi sono scesa dal pero quando dieci anni fa ho avuto una malattia che spesso non perdona..sono stata graziata..gli amici increduli, mi guardavano attoniti ,dicendomi "se ti sei ammalata tu che non mangiavi carne, latticini, zucchero, farina, conservanti, coloranti, additivi, gluttammato,  ecc ecc noi siamo spacciati.." è vero chi mangia bene può dimostrare meno anni, anche chi si fa 6 ore di palestra alla settimana, chi prende gli omega 3 ecc ecc… ma c’è una cosa che rende affascinanti e irresistibili le persone, l’allegria e l’essere rilassati nella vita, sentire che quella persona sta bene con se stessa e si piace… saper prendere gli eventi e anche l’età, le rughe e i segni del tempo come la propria storia… io non tornerei indietro.. non ero felice, ero alla ricerca di un ideale di perfezione…mai raggiungibile, abbracciavo regimi alimentari che escludevano, vietavano, demoninizzavano, mia figlia grande prima di mangiare qualcosa mi guardava quasi terrorrizzata e mi chiedeva "è di soia?" ,  ho cambiato dietologi, nutrizionisti, omeopati, naturisti, auyervedici, come nell’ultimo di film di Aldo, Giovanni e Giacomo..ho bevuto intrugli e mangiato alghe, azuki e riso integrale per anni, Tofu, Seitan, cibi sbiaditi, senza sapore, senza allegria, che promettevano l’illuminazione, cercavo un equilibrio nel cibo , ma era dentro che mancava qualcosa, lo yin e lo yang vanno cercati dentro prima che nel cibo… cercavo la ressurezione, la salute e la bellezza…ma ero infelice e antipatica perché avevo sempre quell’aria saputella, di chi ha scoperto l’elisir..  Poi una diagnosi, un fulmine a ciel sereno…e tante comprensioni… Ricordo quell’estate mi perdevo per ore a guadare le stelle, mi chiedevo se anche l’estate successiva sarei stata lì…poi ho compreso la semplicità della vita…e ho sentito che non c’è differenz, non c’è separazione tra la notte e il giorno, tra la vita e la morte, è tutto UNO, e le alghe o le coca cola ora mi fanno sorridere, non è lì il punto Utente Anonima..ma nel dire SI’, sì a tutto, con gioia, sì al sole e alla pioggia, alla notte e al giorno, ho scoperto che non sapevo dire SI… avevo fino ad allora continuato a dire no alla vita, questo no, lo zucchero no, i nitrati no, il salame no, il caffè no, la vita …no…
Come dice Coelho, nell’Alchimista, "Ho viaggiato tanto ma la pace era sotto l’albero del mio giardino"…così è stato per me…e non impugnerei più nessuna bandiera. Peccato che tu non ti sia firmata , chi sventola dottrine almeno abbia coraggio di sostenerle con nome e cognome…e magari era bello vedere anche la tua foto! Io qui firmo ciò che dico, e scrivo solo di cose che so, non per averle lette sui libri, ma perché vissute o ascoltate…
Grazie dell’opportunità di ricordare sempre che l’equilibrio sta nè di qui nè di là…
La vita, tutta, SI!
Saluti
Ameya G. Canovi

 

113 commenti su “SONO STATA ORTORESSICA”

  1. Ciao! Mi chiamo Serena ed ho letto la tua risposta alla signora che parlava di cibo e coca-cola. Quello che è capitato a te è successo a mia madre. Dopo la malattia che poco perdona… è tornata alla vita, e ha ricominciato a dire si. Grazie. Ciao

  2. Bellissimo questo post…molto illuminante.
    Io ho passato anni a dieta ferrea,una dieta dove mangiavo sempre le stesse cose.
    Poi ho smesso,adesso non sono magrissima,ma mangio tranquillamente un po’ di tutto,senza eccessive rinunce anche con qualche straforo il fine settimana e non ingrasso,anzi…
    E diro’ di piu’:sono cresciuta a cioccolata eppure ho quasi 30 anni e ne dimostro 20:)
    Come mia mamma che ha sempre mangiato cio’ che voleva e ha sempre dimostrato meno…é genetica e penso che anche il viver sereni aiuti a restare giovani;)

  3. @il fanatismo è un rischio Anacreonte…ci si sente importanti se si ha uno scopo, un mito, un ideale..più si è ligi più ci si sente ok…è il pensiero religioso..lo stesso meccanismo..rispettare i comandamenti..ognuno ne sceglie alcuni e li segue..chi si crea il propio dio da adorare nella moda, nello status sociale, nella professione, nello stile alimentare…il principio è uguale…ma è la forma del fanatismo a essere pericolosa…mamme lasciate i vostri figli bere un po’ di coca cola sereni e insegnamo loro ad ascoltarsi per sentire ciò che fa male al corpo..liberi di scegliere la salute..no schiavi di una ideologia di turno..io sono stata schiava…e me ne dispiaccio..

  4. Questo tuo post dovrebbe essere di esempio per un sacco di gente, che si rovina il gusto pieno della vita (e soprattutto lo rovina anche ai suoi figli) con cibi “genuini” e “naturali”. Tempo fa avevo avuto un libro tra le mani che invitava esplicitamente le madri a tenere i bambini lontani dalle feste in cui si consumano patatine e coca cola, allucinante!

    Felicitazioni per la ritrovata serenità.

  5. io mangiavo quello che trovavo quando facevo esercitazione e tornei, saranno stati i crampi della fame e la fatica, oppure la voglia di vincere , chi lo sa.
    l’importante è andare avanti.
    non vi dico dove trovavo l’acqua, la più limpida sapeva di tubi di polietilene appesi con fil di ferro arruginito, ovverosia i sistemi di irrigazione dei “viddani” , con ampia scelta tra batteri e microbi, tuttavia non mi è venuto neanche un raffreddore.
    ho una opinione tutta mia del cibo.
    cmq bel blog 🙂 salutos!

  6. @Lalinfa anche nelle merendine ci sono additivi esaltatori della sapidità per farsì che il consumatore ne consumi di più…ciò non significa vivere nell’ossessione..magari meglio pane e marmellata..ma poi il lievito fa male…e la marmellata ha lo zucchero bianco…siamo invasi…che fare? Stare nel mezzo…a volte una cosa, poi un’altra, e se andiamo una volta al Mc D… non moriremo… se diventa un tabù magari moriremo sani ma tristi…il cibo per quello che ho capito io finora..è come il sesso…più reprimi più diventa chissà cosa…hai una curiosità? vivila, toglietela…poi prosegui..se no siamo sempre piantati lì a volere ma non posso..meglio dire potrei ma non mi va. Non credi?

  7. molto bello ed interessante questo post, come tutti i tuoi…ma quì sento un’intensità diversa, una grande forza che ti porta a dire che in fondo non bisogna preoccuparsi delle cose più di tanto, ma di prendere la vita con allegria ed amore…questa è la verità…ciao, un bacio

  8. Hai ragione, dovevo passare da te!
    E’ sempre bello e utile leggerti, anche se mi ci vuole sempre un pò per “metabolizzare”!
    Ti abbraccio forte.
    Martina

  9. E’ sempre un ritrovarmi tra le tue considerazioni.

    Da qualche tempo ho smesso di darmi etichette, non più sono vegetariana, o non mangio carne o niente ciò che mi pare cadavere … o mangio solo cibo sano … o sono questo quello o altro …

    Mangio e vivo … in certi periodi poco e nulla di entrambi … in altri amplio o esagero … ma vado innanzi

    e cerco di non giudicare ma di accettare … sopratutto me stessa, se mai ci riuscirò appieno … se no va bene lo stesso …

    Buon lavoro cara

  10. daccordo su tutto. anche se capire questo. trovare sotto il proprio albero le motivazioni e la serenità di accettare la propria vita secondo la propria indole pone comunque drammatici affetti collaterali nelle persone che per molti anni hanno conosciuto un altro uomo al loro fianco….

    Dis

    (sono qui però: http://strategiadelcaso.splinder.com)

  11. grazie Eruption mi dai l’opportunità di parlare del’Anoressia Reverse che colpisce, di solito, la popolazone maschile..lo farò nelmio prossimo post!

  12. Mi pare di intuire cosa sia statal’ortorossia su di me, quando, per un paio di anni, decisi di lavorare in maniera rigorosa in palestra. Riuscii ad ottenere, con un’alimentazione normale degli eccellenti risultati il primo anno, ma, con il tempo, si affinò lo sguardo ai dettagli e mi accorsi di volere arrivare alla definizione della massa muscolare che avevo costruito. Gli istruttori mi dissero che , in verità, i risultati , per un buon 80% derivavano dall’alimentazione. Quindi passai un anno a mangiare come un diabetico, tenendomi una giornata “libera” per rifarmi il palato. Non avevo finalità salutiste, solo estetiche. Quindi lo sforzo alimentare era verificato puntualmente;e non inseguivo delle filosofie alimentari. Successe che , raggiungendo i risultati che mi ero prefissati, fui contento, e smisi anche di andare in palestra, rimanendo comunque sensibile alla qualità dell’alimentazione. Inutile dirti che conobbi tantissime persone che, avendo preso a gareggiare nei circuiti del body building, si erano ossessionate all’alimentazione al punto di calibrare al decigrammo gli alimenti da ingerire, sino ad arrivare ad imporsi di svegliarsi più volte durante il sonno notturno, per prendere 100 grammi di tonno ad un’ora, una tazza di latte due ore dopo, burro di arachidi tre ore più tardi (non so se fossero esattamente questi gli alimenti e la sequenza, ma tanto per esemplificare) e via così. Più tutta una serie di integratori quando non veri e propri medicinali dopanti. Insomma, un ideale estetico è un gradino sotto ad un ideale salutista, ma l’adesione sembra passare ugualmente per un’alimentazione rigorosa.