WEEK END DI RIFLESSIONE SULLA DIPENDENZA AFFETTIVA

la_danza_matisse

Cari lettori, lettrici

Ricevo quotidianamente lettere di richiesta di aiuto, di confronto. Da qui è nata l'idea di proporvi un week end di riflessione collettiva, un gruppo di auto-mutuo aiuto sulla dipendenza affettiva.

Il luogo sarebbe nelle colline emiliane, la data il 10-11 settembre. Presso il B & B "L'Aurora".

I posti sono limitati ma è possibile appoggiarsi alle strutture ricettive nei dintorni

Se siete interessati scrivetemi per i dettagli. ameyaameya@alice.it

Ameya

4 commenti su “WEEK END DI RIFLESSIONE SULLA DIPENDENZA AFFETTIVA”

  1. @Grazie Fabio! Credo di essere vicina a chi qui scrive perché provo comprensione, conosco e ho incontrato molte persone che hanno attraversato gli abissi, so in quale inferno emotivo ci si addentra… ma so anche che se ne esce. Grata per la'pprezzamento.

  2. Salve ameya ,seguo questo blog da un pò di tempo. Questo progetto é lodevole: si chiama compassione (cosa diversa dalla pietà). La pietà prende le distanze, ad esempio do del denaro a un mendicante che incontro per strada, ma non lo guardo negli occhi, non mi siedo vicino a lui e non gli rivolgo la parola. I soldi che do al mendicante sostituiscono la mia personale attenzione e ho una giustificazione per proseguire il mio cammino.
    Compassione significa stare vicino a chi soffre. Stiamo vicino a un’altra persona soltanto se siamo disposti a diventare vulnerabili noi stessi. Una persona compassionevole si immedesima con l’altro e dice: sono tuo fratello; tua sorella; sono veramente umano: fragile e mortale, proprio come te. Non ho paura delle tue lacrime e non ho paura del tuo dolore. Anch’io ho pianto. Anch’io ho sofferto. Possiamo essere con l’altro solamente quando l’altro cessa di essere “altro” e diventa come noi.
    Questo è il dono della compassione. ameya, lei ha questo dono… saluti, fabio
     

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