Vado da una psicologa per un anno, ma non serve a nulla.
Siamo molto gelosi, ossessivi, morbosi. Non vado all’università perché a lui darebbe
troppo fastidio, ci vado solo sei o sette volte l anno per gli esami. Sto tutto il giorno
chiusa in casa, sola. Mi taglio le vene due volte, mi brucio con le sigarette il corpo, mi
butto dalla macchina in corsa. Lui ha problemi: non riesce a stare da solo in casa, non
riesce a uscire dal paese. Ha bisogno di me per ogni cosa, anche per spostarsi da una
parte all’altra del paese. La famiglia non capisce il disagio, lo prendono in giro. Gli resto
solo io. E gli do l’anima. Mi sento morire, sono due anni che non esco da questo paese.
Cominciano così ansia, attacchi di panico, crisi isteriche, insonnia. Mi umilio per lui,
davanti agli altri. Qualche volta mi ha picchiato, ma senza cattiveria, sono stata io ad
esasperarlo, e poi non erano botte forti. Mi sono vergognata per come ho perso la
dignità. Ma non abbia pena per me. Io combatto. Tutti i giorni. E di notte sogno il mare.
Ma ho bisogno di lei, ho bisogno d aiuto perché da sola non ce la faccio a vivere. Ho
voglia di vivere, ma non riesco a scappare via da questa situazione. Sono sola, ho solo i
miei genitori. Nessun amico, perché lo ho persi tutti, i pochi che erano rimasti sono
andati via da questo maledetto paesino del nord est d’ Italia. Mio fratello è fuori. E io
voglio vivere. Mi aiuti, mi risponda la prego. Ho qualche soldo da parte e posso pagarmi
una terapia a distanza. Non mi lasci sola.”
a volte nessuno può dare un aiuto, e la forza per uscirne deve venire da dentro. Capita di toccare il fondo e da lì riuscire a risalire, l’importante è che questo “fondo” non sia troppo in basso, al di sotto dell’istinto di sopravvivenza. Vorrei solo ricordare a questa ragazza di non sperare in qualche cambiamento positivo, storie così possono solo peggiorare, lo so per esperienza diretta. Non sperare di cambiarlo o aiutarlo, fare la crocerossina non serve a niente, lascialo affondare ma non farti trascinare giù con lui.
la lettera è anonima, prendiamola per quello che è, allora…
potrebbe essere anche una esagerazione.
ma anche una maggiorenne può esser vittima di un reato
e lì si parla di qualche percossa o vessazione morale…
@Gianni è una lettera…anonima…e solo se si tratta di un minore occorre segnalare, altrimenti non si può fare…
se questa storia è vera, è grave, io cercherei di avvisare
i genitori, in fondo ha solo 20 anni.
E non mi si dica che uno a 20 anni può fare ciò che vuole
se a 20 avessi trattato la mia fidanzata in questa maniera
mi avrebbero spaccato la faccia (minimo).
che diritto ha quell'uomo sulla vita di questa povera ragazza ?
@di cercare aiuto vicino, e di informarsi se ci sono gruppi di auto mutuo aiuto, per iniziare
Premesso che mancano molti elementi per dare suggerimenti … mi domando se lei ha coinvolto la sua famiglia nell'affrontare questa situazione
.
"Qualche volta mi ha picchiato, ma senza cattiveria"
Uno alza le mani senza cattiveria Sara?
Qualche volta parli al plurale (Siamo molto gelosi, ossessivi, morbosi.)
Hai pensato di lasciarlo visto che la morte porta per forza di cose ad una separazione definitiva? O i tuoi gesti autolesionistici, che racconti di aver compiuto, sono stati più gesti dimostrativi? Se non sono stati gesti dimostrativi allora perché non lo lasci e lo lasci vivere nel suo brodo e lo costringi a responsabilizzarsi?
Lui cosa fa? La scelta di abortire l'hai presa tutta da sola o l'hai condivisa?
Un suggerimento spicciolo è quello di costruire un'amicizia al di fuori del tuo paese e se hai la possibilità di navigare su internet questo è il mezzo migliore per fare ciò, un'ottima soluzione nel breve periodo, perché le amicizie non devono rimanere virtuali … ma aspettati che ogni giorno la persona ti dica di scappare ….
Compito: imporsi di andare almeno una volta alla settimana all'università. Se non riesci a fare questo passo, dubito molto che una terapia a distanza possa servire a qualcosa. E' come ricevere commenti su un blog. Poi una persona può farne tesoro di questi suggerimenti, di questi input … come del tutto ignorarli perché non è in grado di attuarli.
La terapia è consigliabile una volta che ti sei allontanata dal disagio per ricostruire/analizzare la tua personalità … per non ricadere in un altro vortice distruttivo
Menphis
P.S Ameya ma la tua risposta quale è stata?
Una storia da cui spero possa uscire presto…
maria
mamma mia…
povera ragazza