Ricevo da un lettore, mi ha fatto pensare indirettamente alle “50 sfumature di grigio” per chi ha letto il libro. Raccontato il chiave maschile. In ogni caso cosa ne pensate?
“Ameya,
ti racconto una storia, vediamo se per te vale la pena analizzarla. Ho
fatto
analisi, e quindi ho anche rapidamente analizzato questa storia, ma non
riesco
mica a cavarmela dalla testa, diamine!
Sono stato per 5/6 anni con la mia compagna, e me la sono recentemente
sposata. In modo rocambolesco e anche rapido, diciamo pure per
necessita’, ma
continuo a stare felicemente con lei. La stimo, ci divertiamo insieme,
facciamo
anche un poco di buon sesso, mai sufficiente per me, abbiamo 5 anni di
differenza (lei mi supera), eppure siamo equilibrati come caratteri. Si
puo’
dire che la amo, e la ho scelta come mia compagna per la vita – avrei
potuto
fare altro, ma trovo che sia cosi’ bella, fragile e allo stesso tempo
solida e
stimolante da fare coppia e famiglia con lei. Non vogliamo figli, entrambi
abbiamo pessime esperienze familiari, e crediamo di doverci una vita di
agio e
comprensione dei nostri bisogni. Siam soddisfatti cosi’ per ora.
La copia che formiamo e’ perfetta: siamo belli, io sono una persona ci
cultura, sono atletico e attraente anche se non mi ci sento; lei e’
intelligente, bella, seducente. Tutti ci adorano e ‘invidiano’
l’immagine
kate&william che proiettiamo, e purtuttavia abbiamo amici veri e sani.
Altro elemento: io sono sessualmente bulimico. La mia lei lo sa, ho avuto
esperienze estreme, ho sempre avuto fantasie complesse e sono bisessuale.
Faccio tutto con tutti, dico sempre io. Sono aperto a riguardo di questo –
con
grande autoironia – ma in verita’ ho chiuso queste parentesi
momentanee, ho
accettato il suo minore appetito sessuale, anche se a malincuore. Tutto
questo
per 4,5 anni.
Un anno fa circa – non pensavamo ancora di sposarci, ma dopo 4,5 anni circa
ci
sentivamo coppia solida e felice – sentivo davvero bisogno di sc***: io
ero
frustrato ma impegnatissimo sul lavoro, la mia bella anche. Avevo proprio
voglia di stare con un’altra, scoprire la lingua e il corpo di
un’altra.
Ho
incontrato una collega che e’ un pezzo di gnocca come piace a me: ex
campionessa europea di nuoto, mora, brutta di viso, sessualmente
apertissima,
io le piaccio, lei mi piace da morire, la invito a pranzo, le metto la
lingua
in bocca, la esploro, mi innamoro istantanemante di lei. E’ una storia
impossibile: per quanto per me sia bellissima (ma so che obiettivamente non
lo
e’), e’ una persona legata al suo territorio, provinciale, anche un
poco
ignorante, anche un poco banale. Ha una storia familiare e personale
tragica,
col padre morto, un matrimonio falito, debiti. Pero’ lavora, procede
bene la
sua carriera che io cerco di aiutare nel frattempo. Ma, ad esempio, non
e’ mai
stata nella capitale della sua nazione. MAI. ce la porto io per la prima
volta.
Una brava ragazza di provincia, innamorata della sua provincia. Due tette
enormi, la pelle scura, i capelli mori, il profilo che ho sempre sognato
nel
mio letto: in piu’ ha il piccolo particolare di avere un viso
picassiano, con
un sorriso imbarazzante, il che mi eccita ancora di piu’. Non ci riesco
quasi a
sc**** con lei, nonostante la sua sfrontatezza, e anche se ne avrei tanta
voglia. Dormiamo insieme, ho un c*** duro cosi’ ma il senso di colpa
mi
blocca. Le dico che voglio qualcosa di piu’, che ho gia’ sesso a
casa, e che di
lei mi sono innamorato. Mi dispiace che sia quello che sento
irrazionalmente,
ma che non penso davvero. Mantengo per due mesi una doppia vita che non
solo e’
energizzante eroticamente, ma anche rocambolesca. Passiamo giorni e weekend
e
giornate a scriverci, a pensarci, a innamorarci. Il mio rapporto con la mia
lei
ne risente, son nervoso, poco affezionato sessualmente.
Poi improvvisamente, irrazionalmente, le scrivo una mail e le invio un
mazzo
di rose e la lascio. Precipito in un lutto mostruoso, lo analizzo col mio
fido
analista col quale lavoro da anni, mi rassereno. Provo a risentirla, lei si
rifiuta, mi spiega che si era innamorata ma che non si fa prendere per il
culo.
Purtroppo anche lei si e’ proposta nella maniera sbagliata: non mi
importa se
hai una ragazza, mi piaci cosi’ come sei, non ho mai avuto uno come te,
etc.
(ndr. e ci credo, vedi i trogloditi coi quali hai a che fare! eheheh) E
insomma
mi sfancula: io le scrivo tutte le mie paturnie, lei mi caga poco e poi non
ci sentiamo piu’. Arrivato in un nuovo paese dove risiedo da poche
settimane con mia moglie, l’altra si fa risentire, mi chiede di vedermi e che non le
interessa, che non e’ piu’ arrabbiata, etc.
Io mi riaccendo. Previamente le chiedo perche’ si rimette nella stessa
problematica di prima, e che io ho gia’ scelto che non lascero’ la
mia compagna
per quanto lei mi faccia impazzire. Non fa nulla, mi replica lei. Prendiamo
appuntamenti che sfumano, e son convinto che lei stessa voglia prendersi
una
rivincita che un poco mi fa soffrire, ma che prendo con leggerezza, ormai
so
che posso prendermi il mio piacere sessuale e non sentire sensi di colpa.
Essi’, grazie a lei ho scoperto e imparato che posso tradire la mia
attuale
moglie – che si accorge piu’ o meno di tutto – e non rendere il
rapporto
peggiore. So che ho una vis sessuale e dei gusti sessuali che mia moglie
non
condivide o condivide fino ad un certo punto, per questioni del passato
(mia
moglie ha subito violenza ed e’ un poco cauta), per ragioni di
dimensioni (dice
che ho il **** grosso e lei pare soffrirne inizialmente, devo lavorare
come un
chirurgo per non farle male) e perche’ lei semplicemente vive il sesso
semplicemente e spontaneamente, mentre per me e’ un mezzo, una fine,
una
missione: uccidere la mia donna di orgasmi. I have a problem, i know,
pero’ lo
prendo e mi comporto con leggerezza dal momento che ne sono cosciente.
Diciamo che ora sono un poco piu’ libero e ringrazio l’altra per
sempre: mi ha
liberato sessualmente, giacche’ ho imparato a prendermi i miei spazi e
non
farne soffrire la mia compagna, che ora e’ ancora piu’ al centro
delle mie
attenzioni, e ho deciso che questo non cambiera’ per un bel po’,
magari sempre,
chissa’.
Pero’ mi rimane una ossessione: l’altra. Sento, lo so benissimo,
che se la
vedessi io sprofonderei, mi sentirei piccolo e indifeso, potrebbe succedere
di
tutto. Ho gettato il suo numero, ogni email e comunicazione cancellata.
Pero’
continuo a cercarla, ossessivamente. Continuo a scriverle cose e
cancellarle,
cerco di entrare sui suoi profili di social media, poi mi pento e torno
indietro, poi torno alla carica. Mi sento totalmente scemo e in balia di me
stesso. Quel che mi stranisce e’ che potrei avere donne/amanti piu’
belle di
lei, a pagamento e non a pagamento. Ma continuo a cercare questo suo viso
picassiano, mi affascina questa sua dannata arrogante ignoranza, questi
suoi
modi da popolana, questa sue concretezza e incoscienza. AAAAHHHHHHiuto.
Vabbe’, senti, mi curo, tra qualche mese tornero’ in analisi e non
sono
(credo) in pericolo di fare cazzate. Io ho le mie risposte, ma sembrano
insufficienti, e tradiscono la realta’.
Ma secondo te perche’, perche’ una ossessione simile per una donna
che non
conosco cosi’ approfonditamente e della quale vorrei disfarmi
immediatamente
dopo averla davvero? Perche’ questa ossessione perdio?
grazie,
Franco
Molto interessante.
Butto lì la solita provocazione quella anche dello Zio: con te E senza di te.
Ci sono cose che Franco può fare con la sua partner ma non con l’amante e viceversa cose che può fare con l’amante nuotatrice ma non con la sua compagna.
Incasellare tutta la potenza caotica e scardinatrice dell’eros in una coppia monogamica stabile ed esclusiva? Ma è tanto folle ed irrealistico quanto moralista. Vivere (anche il sesso) con te E senza di te.
L’eros non funziona affatto come la maggior parte delle persone continua a credere funzioni o si impegna con sforzi titanici a voler far funzionare.
Come cambierebbe la psicologia di Franco e della triade Franco, partner, amante se essi potessero vivere liberamente le pulsioni?
La cosa che mi fa riflettere è che ho osservato che io posso passare da periodi anche lunghi di astinenza sessuale a periodi nei quali l’eros riparte e velocemente diventa il centro della (mia) vita.
Quando ha(vev)i una compagna (A-Woman ad esempio) può non essere affatto facile ritrovarsi in questo vortice sessuale che si autoalimenta perché poi si vogliono superare i vari limiti ed esperienzare cose nuove sempre più in là.
E se un* dice: non mi interessa, l’latro che fa? Rinuncia?
Un triangolo amoroso confuso , consiglierei di riprendere al più presto le sedute dall’analista .