Per dimostrare di esistere e attirare l’opinione pubblica ci si inventa di tutto. Chi mente sulle proprie abilità lo fa per tanti motivi: colorare una personalità un po’ sbiadita, per corroborare un io fragile e claudicante, per costruirsi una vita voluta e immaginata, per ottenere privilegi e scorciatoie, per mantenere potere e status quo.
Tuttavia se ogni bambino passa questa fase di bugie che sconfinano in un mondo fantastico, è importante risalire alle cause se il fenomeno diventa disfunzionale. Il mondo infantile è permeato dal “fare finta di” , ciò permette al bambino di pensarsi e pensare un mondo possibile. Ci sono mille modi di giocare a inventarsi di fare o essere qualcuno o qualcosa.
Quando la bugia diventa un mondo inventato dove rifugiarsi può essere un segnale di disagio. Di voler costruire o cambiare una realtà differente, di aver bisogno di un mondo parallelo magari come scappatoia. Bambini traumatizzati utilizzano la bugia come fuga, da un mondo che non riescono a tollerare così com’è.
Dove c’è molto dolore, la tentazione a utilizzare meccanismi di difesa protettivi come la negazione, lo spostamento, è alta.
Quando permane nell’adulto, la Sindrome di Pinocchio rivela un mancato esito evolutivo. La persona resta ancorata alla fuga dalla realtà, al voler manipolare, stravolgere, forzare ciò che non è. In una relazione si utilizza la bugia per non rivelare aspetti di sé che si teme potrebbero portare l’altro ad abbandonarci.
Chi si inventa titoli, gesta, onori ha bisogno di emergere da un grigiore e da una mediocrità temuti da cui si vuole fuggire. Chi nega l’evidenza denota una paura narcisistica di assumersi la responsabilità delle proprie azioni.
Per essere diagnosticato come disturbo il DSM IV, Manuale Statistico e Diagnostico delle Malattie Mentali, prevede che la Sindrome di Pinocchio deve manifestarsi in una varietà di contesti con la presenza di almeno cinque dei seguenti sintomi:
- la persona è a disagio in situazioni nelle quali non è al centro dell’attenzione
- l’interazione con gli altri è spesso caratterizzata da comportamento sessualmente seducente o provocante
- manifesta un’espressione delle emozioni rapidamente mutevole e superficiale
- costantemente utilizza l’aspetto fisico per attirare l’attenzione su di sé
- lo stile dell’eloquio è eccessivamente impressionistico e privo di dettagli
- mostra autodrammatizzazione, teatralità, ed espressione esagerata delle emozioni
- è suggestionabile, cioè, facilmente influenzato dagli altri e dalle circostanze
- considera le relazioni più intime di quanto non siano realmente.
La Sindrome di Pinocchio spesso rientra in un disturbo Istrionico di personalità, dove il soggetto ha bisogno di attirare attenzione ed è affamato di affetto al punto di arrivare a imbastire finzioni e versioni surreali del proprio vissuto per arrivare al proprio scopo.