L’AMORE VIRTUALE

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La rete ha trasformato usi, costumi e modi di relazionarsi. Fino a un ventennio fa il modo per conoscersi consisteva nel frequentare luoghi reali dove le persone presenti si vedevano, si osservavano, avendo modo di usare, volendo, tutti e cinque i sensi.

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L’era della chat, della conoscenza in rete, ha totalmente trasformato le relazioni sociali. Se da un lato le potenzialità del mezzo hanno fatto sì che si potessero ampliare orizzonti e confini, dall’altro i cinque sensi sono stati penalizzati. Dietro al video di una chat si può trovare una identità virtuale creata ad hoc ed ex novo, moltiplicando e modificando la propria personalità a piacere. On line ci si incontra, si chatta, si blogga, si mima la vita reale. Cosa accade alle emozioni? Restano uguali. Se il mezzo, il come, il quando si tramutano in mille opportunità, le emozioni rimangono reali. In rete ci si lascia catturare dal bisogno di  un sogno, anche se si usa una webcam mancano l’odore, il tatto, la visione di insieme della persona. Ma ugualmente il cuore batte nelle attese, ci si può amare virtualmente, soffrire, scambiarsi affetto con parole poetiche o fare sesso estremo “virtuale”, i contatti in rete offrono una miriade di sfacettature…tutte compensatorie o alternative alla realtà . Se entro un certo grado , può restar un gioco a volte divertente e un diversivo, alla lunga può portare a una estraniazione dalla realtà. L’identità virtuale viene preferita a quella reale, diventa rifugio, allegoria, metafora di qualcos’altro. Il mondo virtuale può essere una scappatoia “comoda” pret-a-porter per fuggire da una realtà spenta o insoddisfacente che non si ha il coraggio di lasciare. Ci si ritrova quindi a vivere “doppi”, e alla lunga questo crea un effetto di estraniante dalla propria vita L’esagerazione e l’esasperazione del virtuale celano profondo disagio con se stessi. E si riflette nella difficoltà relazionale. Dagli amori in rete si può diventare dipendenti, ci si illude di aver trovato il grande amore, la perfezione sognata, la passione, tutto ciò che manca nella vita reale, andando a riempire il vuoto esistenziale che ha condotto alla dipendenza dal virtuale. La persona reale spesso viene investita di un ruolo balsamico, idealizzato, e per un po’ il sogno sembra funzionare. Per poi spezzarsi, frantumandosi spesso in una dolorosa, mortificante e deludente realtà. Il virtuale può divenire ossessione e come tale patologia,  invalidante per una serena vita reale. Si può “guarire”? Come da ogni dipendenza, occorre comprendere a fondo ciò che manca e ciò che conduce ad aggrapparsi all’esterno. E’ necessario chiarire dentro di sé prima di tutto di cosa si ha veramente bisogno, e avere il coraggio di guardare se stessi, la propria realtà e eventualemente fare le scelte necessarie.

Ameya G. Canovi

173 commenti su “L’AMORE VIRTUALE”

  1. le dipendenze virtuali nascondono sempre una patologia piu o meno evidente a livello psicologico: insicurezza, voglia di fuggire dalla realtà..Ci si costruisce quindi un idea di quello che dovrebbe essere l’altro anche in base a ciò che scrive ( è facile lasciarsi andare tramite messaggio).., Di certo spesso sono frutto di idealizzazioni che poi svaniscono come neve al sole quando ci si incontra ( se ciò accade…). A volte invece nascono rapporti a mio avviso una volta o due su dieci. Il resto è nebbia

  2. credo che la dipendenza dal virtuale non si possa mai sconfiggere con le sue emozioni sensazioni e delusioni..sara’ una continua ricerca che a volte prende talmente il sopravvento che si scambia la vita virtuale x quella vera..purtroppo esistono persone che vivono x questa vita da web…ma dalla rete nno si guarisce..una rosa

    krys

  3. Arrivo a te sotto consiglio di un angelo,vivo questo problema sulla mia pelle…virtuale,non riesco a staccarmi dall’essere di cui mi sento innamorata…tutto ha inizio ad aprile…lui mi dice di essersi innamorato…poi sparisce per ricomparire…un grave problema ,come lo ha detto lui…silenzi che mi fanno male,lui dice per non perdermi…mi dice poi che è sposato…che sente qualcosa per me…sono la sua forza….ma non mi dice nulla….io spiattello tutto ai quattro venti…innamorata davvero…..alti e bassi…di mezzo c’è una sua migliore amica,che mi dice che anche lei si era innamorata di lui…che non dovevo sperare,perchè lui è dolce con tutti…Chiedo a lui…che mi dice che con me è diverso…ma se pur sente qualcosa mi lascia libera,non vuole farmi soffrire…..ci son altre cose da dire…ma qui non me la sento….non so come rispondete voi…vi prego solo di farlo privatamente e non nel blog….,grazie e spero che possiate aiutarmi….

  4. In questo sito ho conosciuto la persona con cui sto ormai da più di un anno…..il virtuale può essere pericoloso….può creare dipendenza….credo che la cosa importante sia di non fossilizzarsi dietro ad un monitor….quando ci siamo resi conto che avevamo interessi in comune…..che parlare al telefono faceva stare bene entrambi abbiamo deciso di andare oltre…..e ad oggi ne siamo entrambi enormemente felici…..

    Un abbraccio

  5. RICORDIAMOCI LA PAROLA D’ORDINE CHE SEGNA IL LIMITE! QUANTO?
    QUANTO SI FUGGE SI DIPENDE CI SI AGGRAPPA
    O QUANTO C’E’ RILASSATEZZA…PER COMPRENDERE IL GRADO DI GRAVITA’ DI UNA DIPENDENZA E’…POSSO FARNE A MENO E VIVERE FELICE UGUALMENTE?

    Tu dici: POSSO FARNE A MENO E VIVERE FELICE UGUALMENTE?

    Io dico, e parlo per me. SI’. Il problema è… vivere felice!

  6. “chi legge se ha esperienze positive di passaggio dal virtuale al reale ce lo racconta? ”
    Io sono passata dal virtuale al reale e convivo da due anni con un blogger di splinder che, nel nostro caso, è stato davvero galeotto.
    Esperienza positiva la mia, ma sono consapevole che la rete è stata solo un mezzo, il nostro incontro era già scritto….
    Un saluto, M.