Chi sono

Sono Ameya Gabriella Canovi e amo il mio lavoro.

Sono psicologa di sostegno e PhD, iscritta all’albo degli psicologi dell’Emilia Romagna. Ho svolto un dottorato di ricerca sullo studio delle emozioni in ambito della psicologia dell’educazione. Per molti anni ho fatto anche l’insegnante di inglese, grazie alla mia prima laurea in lingue e letteratura straniere. Oltre alla psicologia, ho approfondito la pratica della meditazione che integro nel mio lavoro.

Ho seguito un’analisi junghiana per oltre dieci anni, che ora continuo in supervisione a supporto della mia professione. Ritengo imprescindibile per uno psicologo aver lavorato su di sé, e non si finisce mai. Non possiamo accompagnare le persone nel viaggio della conoscenza di sé senza averlo fatto prima noi. Se io non avessi esplorato la mia stessa ombra non potrei stare a fianco del paziente nella conoscenza dei suoi chiaroscuri.

Ho studiato con molti terapeuti provenienti da tutto il mondo, da cui ho appreso diverse tecniche che tuttora utilizzo per me e nel mio lavoro. Proseguo la mia formazione con continui aggiornamenti: ritengo che la crescita personale, la conoscenza di sé e l’analisi introspettiva siano parte integrante dell’esistenza umana, un percorso long life learning.

Ho una bella famiglia, due figlie adulte, Irene e Aurora, abito con Stefano nell’Appennino Reggiano, sulle colline in provincia di Reggio Emilia. Amo gli animali e al momento vivo con una cagnolina, Loulou, e due gatti, Raffa ed Enrico.

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Emilia Romagna
iscr. n. 7359

Perché sono qui

Ho voluto aprire il blog ospitato su questo sito tanto tempo fa, per condividere la mia esperienza e poter così informare, raccontare, segnalare forme di amore improprio che fa male. 

Credo fermamente nell’educazione affettiva, e nella prevenzione di quelle forme malsane di amore, che amore non è. Perché sì, siamo perlopiù molto confusi su cosa sia davvero amare. Quella condizione in cui donne e uomini possono perdersi nell’Altro, soffrendo in modo atroce, per un amore deluso, rincorso, inseguito e non ricambiato NON è amore

Attenzione: quando ci troviamo a vivere una relazione così devastante, si tratta di una ferita antica che si riapre. Il tema delle mie ricerche è stato proprio questo, la DIPENDENZA DALL’ALTRO, di cui ancora così poco si parla.

Perché ho scelto di lavorare sul tema della DIPENDENZA AFFETTIVA

Nel mio lavoro quotidiano sostengo le persone in un percorso di conoscenza dell’origine dell’attaccamento disfunzionale all’altro: credo si possa imparare l’autonomia emotiva e vivere la relazione come luogo di condivisione e non di “dipendenza”.

Il mio lavoro è diventato perciò proprio questo: un impegno per sostenere le persone in un percorso di recupero fuori da quell’inferno emotivo che è la dipendenza dall’altro.