Te lo dico subito: nel mio lavoro partiamo da te invece di guardare com’è l’altro.
Capita spesso che nei colloqui di sostegno la persona inizi parlando di un’altra persona.
Spoiler: la dipendenza affettiva non te la fa venire l’altro. È un dubbio su noi stessi che abbiamo dentro, magari resta sopito per anni, ma si crea molto molto tempo prima di “quell’incontro”. E ha a che fare con ciò che pensi di te.
Tutte le volte che non ti piaci o pensi di avere scarso valore la tua autostima vacilla. E per riprendere l’equilibrio spesso ci si appoggia semplicemente a qualcuno, invece di trovare prima di tutto dentro noi stessi la forza per stare in piedi.
Il mio approccio
Seguo un approccio sistemico relazionale perché lo trovo affascinante e molto utile per indagare le relazioni.
Nell’approccio sistemico, l’individuo viene sempre considerato in quanto appartenente a un sistema familiare d’origine da cui eredita un codice comportamentale, modelli, strutture e copioni. Riconoscerli ci permetterà di poterli integrare, onorare e, se dolorosi, modificarli. Nel corso del tempo, nel mio lavoro, ho sentito la necessità di integrare anche con altre metodologie più mirate e specifiche come le costellazioni familiari sistemiche, la meditazione, la mindfulness,e gli esercizi gestaltici.
Credo fermamente che soltanto una volta riappacificati con le nostre radici potremo avere la forza per procedere nella vita.
Perché siamo come alberi in un bosco. E il nutrimento lo riceviamo dalle radici ben affondate nel terreno. Se rifiutiamo le nostre appartenenze avremo un senso di estraneità a noi stessi.
Attenzione, non si tratta di perdonare alcunché: non siamo in un ambito religioso, bensì psicologico. Si tratta di far pace, lasciare le responsabilità a chi competono, e prenderci soltanto le nostre. Così si diventa adulti.
Cos’è la consulenza psicologica unica?
Vista l’enorme quantità di richieste che ricevo ogni giorno, ho pensato di poter rispondere proponendo una consulenza strategica strettamente individuale da svolgersi in un’unica seduta.
Significa che ci incontriamo una volta e ci concentriamo su un tema specifico. Lo scopo è di avere un punto di vista esterno, diverso da quello finora tenuto, e se possibile avere anche uno strumento immediato da applicare nel quotidiano.
Una volta non è un percorso, certo. Ma può essere molto utile.
La consulenza strategica unica è possibile in alcuni momenti dell’anno a seconda della mia disponibilità di tempo: grazie sempre e comunque per il vostro interesse!
questa modalità funziona molto bene per chi:
- ha bisogno di orientarsi in una problematica ancora non ben chiara
- vuole scegliere che percorso fare
- sta già facendo un percorso e vuole integrarlo con un parere specifico e esperto, dal momento che mi occupo da oltre vent’anni di dipendenza affettiva.
Per chi sta molto male, e ha bisogno di un supporto continuativo, psichiatrico o farmacologico.
Un’ora: è stato studiato che i tempi di interazione utile e di attenzione iniziano a essere meno efficaci dopo 50 minuti. Un’ora è il tempo massimo in cui possiamo assimilare pensieri e parole che ci scambiamo.
L’accesso alla consulenza psicologica unica è limitato: nel corso di un anno non è possibile farla per più di tre volte.
È utile avere una domanda specifica ben chiara da portare e da analizzare durante la consulenza unica.
Hai ottenuto un parere su un quesito, e indicazioni sul procedere. Restiamo in contatto: ho piacere, se hai piacere anche tu, di ricevere notizie in un follow up successivo alla consulenza.
Al momento ho pochissimo spazio libero, ma se ci siamo incontrati per una consulenza valutiamo insieme come sia più ottimale procedere.
Possiamo, se necessario, valutare un professionista adeguato al tema portato nella consulenza.
Compatibilmente con la mia disponibilità che negli ultimi anni si è sempre più ridotta, ricevo nel mio studio nell’Appennino Tosco-Emiliano; ho iniziato a fare colloqui di sostegno online nel 2013, e questo mi ha permesso di lavorare con centinaia di persone in tutta Italia e all’estero. Con l’avvento della pandemia, essere già organizzata e “allenata” a questa modalità mi ha permesso di utilizzare e perfezionare ancora di più la modalità online. Ho stretto relazioni d’aiuto con persone in ogni parte del mondo e nelle province più remote d’Italia. Questo metodo permette di raggiungere le persone che magari non hanno psicologi a portata di mano, e di continuare a usufruire dei colloqui in varie situazioni: in vacanza, in viaggio, o, appunto, in quarantena. O di scegliere un professionista mirato, sebbene a distanza.
Si può utilizzare qualsiasi piattaforma con videochiamata, concordandolo al momento della prenotazione. È bene ricordare che i colloqui in modalità remota hanno lo stesso valore di un colloquio in studio, e in più presentano il vantaggio di annullare le distanze, la persona è nel suo ambiente, non deve affrontare la scomodità di uno spostamento nello spazio e può scegliere il tempo che ritiene idoneo per fare la sessione (compatibilmente con le nostre disponibilità); inoltre può essere utile per chi non ha piacere a recarsi di persona nello studio di un professionista perché necessita di maggiore privacy. Esistono casi un cui una persona preferisce non svelare di andare dallo psicologo, o non può farlo per motivi vari, e il colloquio via webcam permette una totale riservatezza.
Lo psicologo è tenuto a mantenere il segreto professionale in ogni tipo di percorso.
Alla fine del colloquio viene rilasciata una ricevuta sanitaria intestata al richiedente, e detraibile come qualsiasi ricevuta sanitaria, e di cui si può recuperare il 19% in sede di dichiarazione fiscale. I colloqui via web seguono le stesse regole di un appuntamento in studio: puntualità e rispetto degli orari di inizio e termine della seduta.
Dipende dai periodi; la consulenza psicologica unica è possibile in alcuni momenti dell’anno, a seconda della mia disponibilità di tempo: un annuncio su questa pagina e su Instagram preciserà quando è possibile prenotare via mail scrivendo a ditroppoamore@gmail.com.