Il mio primo libro

«Io non vivo senza te» è una frase intesa spesso come il segno di un legame intenso, un modo di dire usato per rappresentare una storia romantica.

In troppi casi è invece l’espressione di una vera e propria dipendenza, di una relazione malata che rende infelici molte persone, più di frequente donne. La dipendenza affettiva è un disturbo ancora poco conosciuto, dal quale è difficile liberarsi perché ha radici profonde nel cuore della famiglia d’origine, dove sperimentiamo le prime forme di attaccamento e impariamo, quando va tutto bene, l’amore per noi stessi.

Ma se invece siamo stati bambini poco accuditi, trascurati, o addirittura abusati, o al contrario figli troppo protetti, oggetto di attenzioni eccessive, allora possiamo sviluppare rapporti nei quali il partner viene vissuto come un’ancora di salvezza, qualcuno che può riparare le vecchie lacerazioni.

In questo libro Ameya Gabriella Canovi riversa la sua lunga esperienza di sostegno a dipendenti affettivi raccontando le loro storie e spiegando il disagio di cui sono prigionieri, con le sue diverse manifestazioni: mendicare l’affetto o pretenderlo, manipolare o sedurre l’amato, riprodurre situazioni sentimentali tossiche, subire la frustrazione di un desiderio di fusione mai soddisfatto.

Con un approccio tanto rigoroso quanto ricco di empatia, delinea inoltre un percorso di conoscenza di sé capace di disinnescare il «troppo amore», il bisogno eccessivo dell’altro, e l’invadenza dei rimpianti e delle recriminazioni per ciò che non si è avuto.

Esplorare il proprio passato fino alle radici è il primo passo per riuscire a risanare l’amore improprio o ricevuto male che c’è alla base di questa sofferenza e a costruire nuove relazioni con responsabilità e libertà.

(estratto dalla quarta di copertina)

Di Troppo Amore è uscito a maggio del 2022, edito da Sperling & Kupfer

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Di troppo amore è tutto questo.

Una carta geografica per chi vuole comprendere. Una torcia nel buio per chi soffre. Una panchina al sole per chi è guarito e guarda a quello che è stato con l’espressione risolta della benevolenza. 

(dalla prefazione di Selvaggia Lucarelli)

Di troppo amore è tutto questo.

Una carta geografica per chi vuole comprendere. Una torcia nel buio per chi soffre. Una panchina al sole per chi è guarito e guarda a quello che è stato con l’espressione risolta della benevolenza. 

(dalla prefazione di Selvaggia Lucarelli)

...lo trovi anche in libreria,
nelle tante presentazioni dal vivo con firmacopie che organizzo in tutta Italia

e in formato Audiolibro su Storytel

Scrivere un libro è una gestazione.
Ne ha tutte le caratteristiche.
Prima di nascere, il libro è pensato. E io l’ho iniziato a scrivere a 6 anni nei miei pensieri. Proprio come da piccoli giochiamo alle bambole e le culliamo, le nutriamo per finta.

Quel libro, poi, ha preso forma per davvero.

Quindi la gravidanza.
Mesi intensi, a scartabellare nel materiale delle mie tesi di laurea, ché sulla dipendenza affettiva ne scrivo e ci lavoro da oltre vent’anni.
Dapprima un’ostetrica, Maria Cristina, ha visitato il mio grembo letterario e ha visto un embrione, quando io ancora nemmeno avevo fatto il test di gravidanza. E ci ha creduto.
Poi mi ha affidata ad una vera e propria ginecologa che ha seguito le bozze.
Le ecografie sono stati i numerosi editing, i tempi morti, le attese delle revisioni, molte visite mediche. 

In pratica, uno scrive scrive, poi qualcuno che sa farlo da trent’anni, taglia, toglie, corregge, contiene con fermo garbo e determinazione come ha fatto la mia editor, Antonella.

Dei processi psicologici, delle emozioni, della solitudine fertile del covare la scrittura sa chi scrive. 

La notte spesso mi portava intuizioni. Talvolta riaccendevo la luce e scrivevo appunti, farneticante, su un foglio, su un libro, su un fazzolettino. 
In pratica ti si accende un motorino nel cervello. 
E scrivi. 
Cammini nel bosco, e in testa, scrivi.
Parli con un’amica e capisci. E scrivi.
Metti insieme pezzi, condividi con chi vuoi bene le pensate, che il dubbio di dire cose banali, scontate o astruse ti accompagna fino in fondo.
Proprio come chi aspetta un figlio attende di vederlo compiuto, contando le dita delle mani e dei piedi, “dottore c’è tutto?”

Condividi lo scritto con pochi fidatissimi, preziosi.
Io timidamente ho chiesto. A chi voglio bene e so volermi bene.
“Ti piace?”
A chi scrive: “com’è per te? Anche tu stavi così? Anche tu oscillavi tra l’idea del secolo e la sensazione di non ne posso più? Dimmi che è normale.
Dimmi che sono normale.”

Poi quel groviglio che tieni nei pensieri prende forma.

Di Troppo Amore Tour

Il mio primo libro ha girato in lungo e in largo per tutta l’Italia per quasi un anno: qui trovate il riepilogo degli incontri di presentazione, dall’anteprima nazionale che si è tenuta nel maggio 2022 a Fiorano Modenese fino all’incontro del 1 aprile 2023 al circolo ARCI di Castellarano.

Colgo qui l’occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno accolta e cercata, e per dire che mi spiace aver dovuto dire di no a tantissimi inviti.

Questo libro rosso ha ancora tantissimo da dare: migliaia di persone l’hanno letto, ma mi auguro vivrà di vita propria ancora a lungo, portando risposte e consapevolezza a chi vorrà ascoltare, e accompagnando con partecipazione e compostezza il viaggio del suo “fratello minore” a partire dal 13 aprile 2023, data del primo incontro pubblico di presentazione di “Di troppa (o poca) famiglia”.

Presentazione di Di troppo Amore

ore 17
Circolo ARCI

segue buffet

Presentazione di Di troppo Amore

ore 21
Teatro De Andrè, Piazza Ruffilli 1

Presentazione di Di troppo Amore

ore 17 Biblioteca comunale “Maria Goia”, Circonvallazione Sacchetti, 111

Presentazione di Di troppo Amore

con Matilde D’Errico

Istituto Tecnico Battiglini 
Istituto comprensivo Quinto Orazio Flacco

Presentazione di Di troppo Amore

con Matilde D’Errico

ore 17.30

Sala Trono del Castello Pirro del Balzo –  Piazza Umberto I

Presentazione di Di troppo Amore

ore 18.30

Salone Consiliare (1° piano), Piazza del Comune

Presentazione di Di troppo Amore

con Elisa Tamburotti

ore 18.00

Sala Polivalente del Centro Documentazione Territoriale – Largo Barale 1

Presentazione di Di troppo Amore

ore 18.00

Il tempo della psicologia c/o Casa della Cultura – Via Giordano Bruno

Presentazione di Di troppo Amore

ore 18.30

Libreria Spazio Sette Ubik – Via dei Barbieri, 7

Presentazione di Di troppo Amore

con l’assessore Emanuele Ferrari

ore 21 – Teatro Bismantova – Via Roma, 75

Presentazione di Di troppo Amore

con Antonella Benanzato

ore 17.30

Festival letterario ‘La Fiera delle Parole’ presso il pad. 11 sala B della Fiera di Padova – Via Niccolò Tommaseo, 59

 

Presentazione di Di troppo Amore

ore 20,30

Auditorium C. Piva – Via Piva, 53

Presentazione di Di troppo Amore

con Elisabetta Coruzzi

ore 18

Biblioteca Salaborsa, Palazzo d’Accursio – Piazza del Nettuno 3

Presentazione di Di troppo Amore

Conversazione con l’avv. Claudia Del Re

ore 18.00

Libreria Leggermente, Viale Francesco Talenti, 97

Presentazione di Di troppo Amore

Con Carmela Iacovelli ore 19.00 Chiostro di San Giuseppe – Via S. Giuseppe, 6/9 – RICHIESTA PRENOTAZIONE!

Presentazione di Di troppo Amore

Intervistata dalla psicologa dott.ssa Alba Zingarelli 

ore 18.00

Sala Comunità S. Antonio Via Sant’Antonio, 11

Presentazione di Di troppo Amore

Ore 18.00

Libreria Rinascita, Piazza Roma, 7 – RICHIESTA PRENOTAZIONE!

Presentazione di Di troppo Amore

Conversazione con l’autrice Giovanna Frastalli

ore 21.30

Circolo Nautico Sambenedettese, Molo Parasabbia 1 (in caso di pioggia Auditorum Comunale “G. Tebaldini”)

Presentazione di Di troppo Amore

ore 18.30 Chiostro della Fontana del complesso di San Paolo, Vicolo delle Asse 5

Presentazione di Di troppo Amore

ore 21.15

Rassegna Sguardi Laterali