CHIEDI CHI ERANO I BLOGGERS
IDENTIKIT DI UN BLOGGER PER CASO
OVVERO DOVE SI DISSERTA SULLA PSICOLOGIA DEL BLOGGER
Internet ha creato usi, costumi e nuove tipologie comunicative fino a un decennio fa inesistenti. E in rapida evoluzione. Il chatter di fine millennio è stato soppiantato dalla community dei blogger. Analogie e differenze?
Il chatter è goloso di scambi comunicativi, un fruitore di contatti e scambi veloci, colloquiali. Cerca compagnia, confronto immediato, chiacchiera, ride si diverte, l’interazione virtuale è semplice, immediata, spontanea. Fast. Il chatter anonimo in cerca di sesso coesiste con quello che vuole semplicemente fare due chiacchiere sparse e totipotenti, ubiquitarie, a volte cosmopolite. La chat affascina. Si può stare seduti comodi in ciabatte diramando se stessi in località remote, segrete, misteriose, esotiche. Potenzialità del mezzo. Tuttavia con risvolti psicologici da osservare. Da un lato il pc, attraverso la chat avvicina, dall’altra allontana poiché tra me e l’Altro c’è un FILTRO. Una, nessuna, mille possibili identità. Il sé si frantuma e si ricompone come in un caleidoscopio. Protetti dalla chat si esprime, si osa, si sperimenta.
Blog.
Altro fenomeno mediatico incalzante, dilagante, dalle infinite possibilità.
Il blogger prima di cercare un contatto con l’Altro cerca una via espressiva, al contempo pubblica e privata. Il blog è totale espressività libera e gratuita, è una pagina di word su cui riversare se stessi in svariate forme, autodichiarazioni intime prima ancora…
Blog è abbreviazione di web log. Diario telematico, quaderno su cui appuntare pensieri e quant’altro…un tazebao appeso sulla pubblica piazza virtuale: la rete.
Nel blogger la ricerca dell’altro è secondaria, è mediata, non è immediata. I commenti hanno un ritmo più lento, della riflessione pubblica, del ripiegamento su se stessi. I blog sono espressione creativa, ideologica, artistica, culturale e sociale. Sono uno specchio, uno spicchio di storia. Tam tam telematico di cultura, opinioni, riflessioni corali in tempo quasi reale ma con un gap temporale rispetto alla chat che è segno di una riflessione in più rispetto alla chat… il blogger è Slow… attende, osserva discreto, curiosa, commenta, non ural, no fa troppo rumore…rimanda…passa e ripassa… ma soprattutto usa questo spazio per essere dialogare con sé. Ad iniziare dalle parole scelte, dalle immagini, fotografie o template preferito.
Senza voler qui dibattere, per una volta, di dipendenza dalla rete…questi sono alcuni pensieri che mi vengono qui e ora…ma molto altro ancora si può dire e si dirà.
Guardo con ammirazione la creatività espressa nei blog che vado a visitare. Resto affascinata da come alcuni interpretano la realtà: architettura bizzarra in cui convivono più stili… memoria collettiva e creativa di nuovo e vecchio che si fonde insieme diventando un gigantesco blob, di colori, sapori, erotismo, notizia, lavoro, informazione ricette di cucina, ricette di vita e molto altro.
Si blogga quindi per creatività, per dire la propria idea al mondo, per fare un quadro, una casa virtuale, per creare un mondo o dipingerlo. E altrettanto bloggare significa viaggiare…diventare veri blog-trotter o bloggabondi…
@troppi numeri 🙂
Certo, hai ragione.I commenti 25, 27 e 29 sono miei.Mi interessava una tua risposta al mio ultimo commento, il 29.Il commento 28 sembra è molto difficile da interpretare.Se giudicherai che ci sia qualcosa da commentare a proposito di quel che ho scritto al punto 29..grazie.Altrimenti grazie comunque…magari sono dubbi/domande la cui risposta devo trovare da me.Buona serataM.
@non capisco la tua domanda…il commento 28 infatti è un po' delirante..voi utenti anonimi dovete essere molto chiari e lineari spesso i commenti anonimi si confondono e chi scrive segue una sua logica che chi legge non segue…
Ameya, se hai un minuto potresti rispondere al mio commento (numero 27)? Anche perchè non capisco il commento successivo a chi si riferisca…si sta lamentando di tutto quel che ho scritto…o di cosa rispondi tu? Non importa in quanto critica, mi importa solo per capire un po' di più tu cosa ne pensi. Il tuo parere mi è prezioso. Grazie e buona primavera!
Ma voglio dire..fosse pure che una sogna che fastidio ti da..Ma lasciali in pace di comunicare come gli pare a questi poveri disgraziati che da monitor a monitor trovano la forza di dirsi tutto e poi nel diretto frontale si sfuggono..Se sfuggono ci sarà un perchè, oppure tutte le ciambelle devono per forza di cosa venir fuori col buco ed omologarsi…diversamente fanno talmente strano da dover per forza di cose essere etichettate cme pazze o non so che..Se loro si capiscono, per te,che problema c'è?organizzati diversamente, esci leggi altrove…iscriviti in piscina con i tuoi figli se ne hai..Dedicati a fare la mamma e lascia le altre pur libere d'amare i propri figli o perchè no i propri padri LIBERAMENTE..Oppure no, dimenticav o anche l'amore DEVE SEGUIRE LE SUE REGOLE..REGOLA NUMERO 1 (CI SI BACIA AL PRIMO APPPUNTAMENTO, ALTRIMENTI NON TI DESIDERA NON TI AMA NON TI NON TI NON SO CHE COSA, AH SI STA GIOCANDO LO VEDI, TI PRENDE IN GIRO, POI ARRIVA IL MOMENTO DEL DUNQUE E NON E' MAI CONVINTA LO VEDI..Basta alla lunga ste menate stancano..Il ben e è sempre lo stesso, scusate se ognuno trova la maniera di manifestarlo a proprio modo..Oh t'ha detto che ti mena…stai attento questa come minimo è pazza è autolesionista è da manicomio..Roba da non credere…Comunque fosse tutto per un blog..non è un'idea da escludere così io scrivo e lui è libero di commentare a proprio piacimento senza che nessuno rompa i coglioni…ecco
grazie Ameya.Però è così difficile!E' un approccio che mi costringe a non fidarmi del mio metro di giudizio..possibile che mi sbaglio sempre?Se non mi fido di me di chi mi fido? Non scrivo a persone sgradevoli, ma a persone che, a partire dall'interfaccia del loro blog, si dimostrano aperte, socievoli, interessate allo scambio.Posso anche capire che magari siano persone che ricevono tante mail e che ne trascurino molte di conseguenza.Ma se riconosco nell'elenco la mail di un "amico" virtuale, col quale c'è già stato uno scambio, non vado ad aprirla e leggerla?Perchè oggi le relazioni sono tutte così incostanti e occasionali?L'anonima di prima..M.
@Invece trovo molto interessante questa domanda! si chiama proiezione…proiettiamo un'indentità che ci immaginiamo l'altro abbia, poi quando esce fuori il reale siamo delusi…sì è una visione distorta dei rapporti..ma anceh un voler idealizzare, inventarsi qualcosa che non c'è…
Ti sottopongo un mio problema un po' sciocco….Io ammiro alcuni blog, li leggo e seguo con interesse, mi ci affeziono perchè mi sono di stimolo e riflessione. Dall' ammirare il blog all'ammirare il tenutario del blog il passaggio è breve. E se il tenutario del blog mette a disposizione un contatto mail, allora provo a scrivergli cercando un contatto più diretto nella speranza di intavolare una chiacchierata fra amici almeno virtuali e conoscere i suoi punti di vista su argomenti che mi stanno a cuore e sui quali mi sembra possa dire molte cose e molto interessanti.Spesso ho avuto un riscontro positivo, ricevendo mail generose e interessanti. Spesso invece no.Devo aggiungere che io uso sempre la mia mail personale e mi rivolgo in genere a persone che nel blog mettono faccia, nome e cognome.Mi piacciono i contatti reali, la realtà solo virtuale non mi da piacere. Non amo cambiare identità, non gestisco bene i "camuffamenti" e non ho voglia di trovarmi in condizioni nelle quali devo "proteggermi" e quindi cambiare nome.Però forse gestisco male anche questo modo di dialogare. Quando qualche blogger non mi risponde (stiamo parlando di cifre piccole, avrò scritto a tre persone) io ci rimango molto male.Anche se si tratta di persone con le quali non ho un vero rapporto amicale, mi fa soffrire l'empatia solo a tratti. Mi dispiace passare da mail piene di consigli e confronti e stima per quel che dico alla totale indifferenza.Dove sbaglio?Sarà una dipendenza anche questa? Una visione un po' distorta dei rapporti?Grazie per l'ascolto. Scusa per la sciocchezza del problema ma per me è fastidioso.
Letto! Beh, non ne usciamo poi così male!
sul concetto di distanza presunta e reale in internet sono d’accordo con te, avendo scritto cose analoghe.
sui meme no.
ahhhhhhhhhh grazie!!utente anonimo non c’erp proprio arrivata
grazie allora Sina4psi
:-))
Il termine Uppare era in voga…e suppongo lo sara’ ancora, nelle chat irc, e stava ad indicare quando un moderatore della room, elevava al rango di moderatore un utente ” normale”
saro’ stato chiarissimo. Credo.
Vero tutto ciò che hai detto.
Non dimentichiamo, però, che molte volte gli incontri virtuali possono diventare reali.
Forse è il mistero ad esercitare una maggiore attrazione verso un utente conosciuto su Internet. Non capitano di rado le storie nate proprio su chat o su blog.
Quanto a ciò che dici nel profilo, mi ha profondamente colpito.
Il poeta del Neodecadentismo, re del silenzio.
considerazioni interessanti
guarda, se potessi ti upperei….
GRAZIE SISTER…IO AMO LA PIOGGIA…
un saluto piovosoooo
un saluto piovosoooo
un saluto piovosoooo
un saluto piovosoooo
Prova Orpy…
Ciao Magnifica,
Scusa ma stavolta ho veramente un problema grosso. Ti spiego. Sul Ciao ho messo su il giglè da 32. All’accensione tutto bene, ma dopo un paio di decametri, sento come un ronzio sul filo dell’acceleratore.
Ho provato a guardare se era colpa del Bollo Scaduto, ma sono in regola.
Secondo te, potrebbe essere che tirando al 3 la percentuale d’olio sulla miscela non ne cavi un certo non so che?
Ciao.
Sister
Sister
Sister
Sister
ma come Orpi ero stata una vera Sibilla!!
qs volta è molto più semplice…con l’andare del tempo alcuni neuroni del circuito limbico, ippocampale dove è ritenuta la memoria a lungo termine, decadono venendo a mancare la proprietà neurotrofica…per cui si perdono i dati…che ti permettevano di fare un circuito di comprensione allora…
sono stata brava?
sempre con simpatia
:-)))))
Ciao Magnifica,
dunque sono solo passato a dirti che solo tu puoi tirarmi fuori dalle rogne. Ti spiego. Mi è venuto per le mani il Chiffi che non aprivo da molto tempo. A pag. 325 a margine della seguente proposizione:
10.6 Se P non è un punto di frontiera di un insieme I allora esiste un opportuno intorno di P contenente o solo i punti di I, o solo punti del complementare di I.
trovo scritta una annotazione di mio pugno: “Ovvio”.
Ora a distanza di tanti anni non ricordo più perchè quella volta sta cosa mi era ovvia. Invero oggi non mi sembra così tanto ovvia.
Secondo te come mai?
PS: non fare come l’altra volta che ti ho chiesto aiuto per il sogno e non mi hai saputo dire nulla.
Ciao.
onorato e lusingato di aver ricevuto un premio da te…. ossequi ed inchini a profusione….
😉
Grazie!!!!!
Grazie della citazione.Sono stato “NOMINATO” per questo mio modo d’essere normale……
molto interesante questa riflessione sul mondo dei blogger in genere, mi trovo daccordo con quanto esposto, nel mio caso uso il blog per esprimere le mie emozioni atraverso la poesia e le immagini, tutte di mia proprietà. Sono per lo più testi inventati, specie quelli d’amore, che sovente racchiudono una speranza vana, un mondo parallelo che non incontrerà mai se stesso, se non nella prosaica riflessione di un blogger che cerca se stesso.
Un caro saluto.
applaudo,
brava,
Cesy
applaudo,
brava,
Cesy
applaudo,
brava,
Cesy
applaudo,
brava,
Cesy
grazie, onorata
vale
Arrossendo ringrazio!
Grazie!
Sono emozionato, sono lusingato, sono senza parole, cosa debbo dirti?
Sono ammutolito, la prima volta che sono muto totalmente muto e senza trovare le parole
Ruggero
rileggi Hey…di cui si dice…molto ancora si può dire e si dirà
🙂
hai scordato quelli che si autoanalizzano..