Anno nuovo, vita nuova. Buoni propositi, "da quest’anno inizio a correre, dimagrisco, imparo l’inglese, non fumo più, risparmio, mi iscrivo in palestra"… Chi non si è trovato a fare questi pensieri, magari col sorriso. Qualcuno può avere deciso ad un certo punto della propria vita di cambiare alimentazione. Il cibo è fonte primaria di sopravvivenza, permette di vivere, ma è anche molto altro. Esso rappresenta convivialità, ricompensa emotiva, e, sempre più di frequente, è ossessione. Chi soffre di un Disturbo della Condotta Alimentare, DCA, elegge il cibo come principale causa di sofferenza. Le radici di un DCA sono remote. Di anoressia e bulimia se ne parla per forza di cosa. Vi sono però altri disturbi alimentari meno evidenti, tuttavia indici di distorsioni cognitive e disagio interiore. Tra questi l’ORTORESSIA, alla lettera, alimentarsi in modo corretto. I media a partire dagli anni ’90 hanno fatto una campagna incessante sul salutismo, il benessere, il fitness, il wellness. Mangiare cibi biologici, fare sport, non bere, non fumare raprresentano uno stile di vita esemplare e confina con una certa filosofia New Age tanto in voga negli ultimi decenni. Fin qui esso appare auspicabile. Tuttavia la ricerca ossessiva di tale modus vivendi può celare una vera e propria ossessione. Si inizia magari escludendo alcune macro categorie alimentari, come la carne, o i cibi di origine animale, si inizia a frequentare supermercati specializzati, l’interesse si sposta su regimi alimentari alternativi, come la Macrobiotica, il Veganismo, il Crudismo. Tale comportamento alimentare può sfociare in una vera crociata contro il cibo sospettato di essere inquinato, industriale, nemico. Fino a diventare una vera patologia, l’Ortoressia. Si insegue il regime perfetto, si leggono libri, si seguono teorie, si sposano filosofie in modo acritico-anacronistico. L’ortoressico esclude e seleziona cibi, dedica ore e ore per procurarsi cibi particolari e a prepararsi i pasti, cessa di frequentare amici e di parteciapre a cene, modifica o annulla la vita sociale. Cibarsi diventa un rituale rigido e maniacale, dove si può mangiare solo quel determinato alimento, cucinato solo in quel determinato modo. Una condanna, una galera di cui non si è consapevoli, anzi si crede di amare se stessi e farsi del bene, di tenere alla propria salute. Invece si è prigionieri di una ossessione. Avviene così una sorta di demonizzazione di alcuni cibi, e il disprezzo per chi non segue lo stesso regime. Si guarda con superiorità chi non si "capisce". Si pensa che la chiave di tutta l’esistenza stia nel modo di mangiare, l’illuminazione è a portata di mano se si mangiano le alghe Kombu, e "poveri" color che non le mangiano. L’ortoressico ha la stessa ossesione dell’anoressico, solo che non è implicata la quantità del cibo, ma la qualità. La sua dipendenza per il cibo si manifesta in una maniacale scelta di cibi sofisticatamente ricercati, non contaminati, o dalle proprietà mediche. Egli vive il cibo come medicina, e la vita come malattia in agguato. Sono persone schive, tristi, che hanno perso il gusto pieno della vita, i colori e i sapori. Anche qui vi è un ideale distorto e assurdo di perfezione, una ricerca irreale e allienante, mancanza di concretezza e comune buon senso. Si escludono determinati cibi locali, e si consumano alghe venute da chissà dove, o funghi giapponesi vissuti come panacea di un malessere profondo e nascosto. Come l’anoressico e il bulimico, l’ortoressico instaura una lotta con il CONTROLLO, acquisendo un atteggiamento nei confronti dellla vita da caccia alle streghe, inquisitorio. Egli diffida di ingredienti, e si rinchiude in una piccola setta di persone che segue lo stesso delirio alimentare, imponendo anche ai propri figli restrizioni e demonizzazzioni sul cibo. L’ortoressico si nega il piacere del cibo, ne ha estrema paura. Come ogni altra persona con un disturbo alimentare egli ha PAURA DELLA VITA, della gioia, del godere appieno della ricchezza e dell’intimità. Chi ha un DCA ha una cognizione distorta di sé e del mondo, vede la vita come una guerra, specchio di una lotta infinita con se stessi. Il cibo serve per vivere, non può diventare demone, amore, ricompensa, inferno, o farmaco. L’equilibrio si ha quando grazie all’amore e al rispetto per se stessi si assume un comportamento alimentare bilanciato, concedendosi scorribande e festeggiamenti occasionali, senza abbracciare crociate di alcun genere. Se si ha un buon rapporto col proprio corpo e ci si ascolta, sarà facile rispettarne i bisogni.
Ameya G. Canovi
@Lavinias come altro comportamento..è il quanto che fa la differenza…se diventa un ‘ossessione può diventarla una patologia…solo tu sai quanto è una scelta equilibrata o una mania che nasconde altro…
Ma è una patologia??? No,perchè è da un pò di tempo che ho fatto una selezione degli alimenti e mi comporto così!
….si…..hai perfettamente ragione….il bello di tutto ciò è che alle porcherie alterno tisane depurative e cibi semplici
Altrimenti il mio fegato si sarebbe davvero ribellato….Ho imparato che bisogna equilibrarsi…;-)
@Cerchio però stai un po’ attenta al fegato :-))
beh…….visto che mangio porcherie 24 ore su 24….questa è una patologia che davvero non potrò mai avere….Whauuu almeno salva da questa…. 😉
@Sì decisamente sì Andrea :-))
interessante questo blog. non conoscevo la ortoressia, ma adesso posso capire di conoscere persone che ne soffrono. tra cercare di mangiare sano quanto possibile e avere un’ossessione c’è una bella differenza. Credo che la frequenza faccia la differenza. w i fritti, le magnate, le cose che fanno anche male, ogni tanto…perchè il gusto è importante e anche trasgredire ogni tanto è importante. oh no?
complimenti
Andrea
non sapevo l’esistenza di questo problema.
Ho letto questo tuo post con interesse.
Lo rileggerò di certo.
grazie …quando passo in questo tuo angolo ,apprendo sempre cose nuove .
ciaooo un abbraccio.
@UnUomo…secondo te un maschio si presenta dicendo “quanto sono giovanile?” un maschio avrebbe citato i numeri :-)) delle analisi, colesterolo, glicemia… numero dei week end saltati :-)))…intuito poi posso errare…si sveli il num 58!!!
ameya, come hai fatto a capire che l’anonim* del commento #58 sia di genere femminile?
sono l’utente anonima di sopra..pensavo di essere loggata e invece no -.-”
Comunque voto anch’io per un sistema immunitario a prova di tossine 🙂
baci!
@già utente anonima…contaminazioni sparse e diffuse..dopo vari sperimentie ideologie opto per il buon senso…concedendomi tutto senza angoscia…moderando ma trasgredendo “alla festa” ..più che eliminare qui e là ho scelto di diventare più forte immunitariamente…attraverso la fisolosofia del “ciò che non ammazza, ingrassa” nel senso buono 🙂 io voto per un sistema immunitario a prova di tossine !
Ciao:) Ho letto dell’ortoressia un pò di tempo fa.C’è da dire che, visto lo schifo che ci viene propinato dalle industrie alimentari, forse tra tutti i disturbi alimentari questo è il migliore..ma dato che di ossessione comunque si parla e ancor peggio di un ossessione ancora poco conosciuta, rientra lo stesso nelle piaghe sociali. Negli ultimi anni paradossalmente, credo, ci sia una paura maggiore delle malattie, nonostante una qualità ed un aspettativa di vita migliore, ci identifichiamo come vittime e carnefici di noi stessi, dei nostri eccessi. Il cancro è un esempio lampante. Le nuove tecnologie hanno si, apportato vantaggi ma anche innummerevoli svantaggi..inoltre la sperimentazione iniziale in passato ha portato la gente comune a contatto con sostanze pericolose come il benzene..ecc.
Per quanto riguarda prettamente il cibo ormai anche quello “naturale” è contaminato..le verdure spesso sono coltivate sui cigli delle autostrade..e i prodotti biologici hanno un costo più elevato e per questo non sono alla portata di tutti. Siamo vittime di personaggi senza scrupolo che alimentano gli animali da macello con sostanze non a norma, di venditori all’ingrosso che falsificano provenienza e scadenza dei cibi..ecc..insomma ci vorrebbe un pò più di coscienza.
Io se dovessi giudicare la mia vita in base agli eccessi gli darei un voto molto basso, abuso di zuccheri in maniera impressionante e schifezze di ogni genere, mentre gli ortoressici hanno bisogno di mangiar sano io ho bisogno di schifezze..perchè, confessiamolo, in certi frangenti un barattolo di nutella è consolante, inoltre la mia linea è un deterrente in questo senso perchè nonostante gli abusi conservo un peso invidiabile.
Il fatto è che credo non si possa più considerare nessuno stile di vita pienamente sano, l’equilibrio psico-fisico sembra il nirvana.. Anche chi cerca di essere salutista incorre negli stessi rischi di chi non lo fa perchè oltre i cibi anche la stessa aria che respiriamo non è pulita.
vero Ulisse… 🙂
L’anonimia è la paura di se stessi, delle proprie opinioni, del coraggio di dirle….
nella mia profonda ignoranza sono convinta che chi soffre di questo disturbo difficilmente sia disposto ad ammetterlo
@Utente Anonima, hai detto benissimo, sono espertissima..sono stata Ortoressica, senza saperlo. HO fatto sparire Nutella, salame e prosciutto, coca cola? Il diavolo..Poi mia figlia grande, svezzata a germogli di soia, ha iniziato la vita sociale..le altre mamme mi riferivano che mangiava come una morta di fame nutella e schifezze..ho iniziato a capire di aver sbagliato…non rifarei più le crociate, sarei molto più morbida, tollerante, la coca cola avrà anche sostanze anti-vomito…ma se bevuta una volta alla settimana non credo farà morire nessuno..anche qui ho voluto sottolineare il pericolo della rigidità, ho smesso di andare a fare proselitismo e spargere consigli alimentari, ognuno ha il suo percorso…il cibo sano fa stare bene, benissimo..ma se diventa una religione ti fa un diverso… l’ossessione isola…vedere quelli che al ristorante ordinano riso in bianco e sedano(faccio outing..io l’ho fatto!! ) mentre tutti si fanno allegramente una pizza mi fa una tristezza incredibile, c’è un non so che di superiorità nelle tue parole..l’ego di chi ha capito qualcosa che gli altri non hanno capito..l’ho avuta anche io questa fase, poi sono scesa dal pero quando dieci anni fa ho avuto una malattia che spesso non perdona..sono stata graziata..gli amici increduli, mi guardavano attoniti ,dicendomi “se ti sei ammalata tu che non mangiavi carne, latticini, zucchero, farina, ecc ecc noi siamo spacciati..” è vero chi mangia bene può dimostrare meno anni, anche chi si fa 6 ore di palestra alla settimana, chi prende gli omega3 ecc ecc…ma c’è una cosa che rende affascinanti e irresistibili, l’allegria e l’essere rilassati nella vita, sentire che quella persona sta bene con se stessa e si piace… saper prendere gli eventi e anche l’età, le rughe e i segni del tempo come la propria storia, io non tornerei indietro.. non ero felice, ero alla ricerca di un ideale di perfezione…mai raggiungibile, abbracciavo regimi alimentari che escludevano, vietavano, demoninizzavano, ho cambiato omeopati, naturisti, auyervedici, come nell’ultimo di film di Aldo, GIovanni e Giacomo..ho bevuto intrugli e mangiato alghe, cibi che promettevano l’illuminazione, la ressurezione, la salute e la bellezza…ero infelice e antipatica perché avevo sempre quell’aria saputella, di chi ha scoperto l’elisir.. e poi una diagnosi, un fulmine a ciel sereno..e tante comprensioni… come dice Coelho, nell’Alchimista, ho viaggiato tanto ma la pace era sotto l’albero del mio giardino…così è stato per me…e non impugnerei più nessuna bandiera. Peccato che tu non ti sia firmata , chi sventola dottrine almeno abbia coraggio di sostenerle con nome e cognome…e magari era bello vedere anche la tua foto! Io qui firmo ciò che dico, e solo scrivo di cose che so, non per averle lette sui libri, ma perché vissute o ascoltate..
Grazie dell’opportunità di ricordare sempre che l’equilibrio sta nè di qui nè di là…
Saluti
Si sa che una parte di Inferno su questo pianeta è prodotta dal linguaggio…ooo!! le chiacchere, quanto male fanno al genere umano…se si usasse di più il cuore per pensare (come sapietemente ci insegnano i Saggi progenitori), allora sì che scorgeremmo il vero volto del Mondo…quando dichiaro la mia età, la gente stramazza al suolo, ma non per questo mi sento superiore, né nutro disprezzo verso altri…piuttosto mi rammarico di vedere in giro tantissime persone che soffrono a causa di malattie prodotte da quello che mangiano, mi rattristo degli amici e conoscenti che muoiono miserabilmente a causa dei vari tumori al colon, esofago, ecc….è bello semmai incontrare una persona alla quale avevi consigliato un nuovo atteggiamento verso il cibo, e magari sentirsi dire: avevi ragione, grazie infinite!!…prima di congedarmi, solo una chicca: quanti di voi sanno che nella Cocacola viene immessa una sostanza senza la quale un essere umano vomiterebbe l’intruglio, perché tale è lo schifo che contiene? E questa me la chiamate civiltà? Ossequi all’esperta…
Abbraccio stretto…
Anna..
Abbraccio stretto…
Anna..