DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITA’

Ho scelto questo quadro di Chagall per rappresentare la dipendenza relazionale in quanto molto emblematico, a mio parere. La dipendenza in una relazione è un concetto confusivo, uno dei due sembra dipendere dall’altro che appare più autonomo. 
Osservando questa immagine, chi trattiene chi?
chagall_promenade
E’ proprio ciò che accade in una coppia intenta nella danza fuga-inseguimento. E’ lui che è aggrappato a lei e non la lascia volare?
O è lei che non riesce a volare perchè si aggrappa a lui?
Chi dei due non riesce a staccarsi?

Ameya 

100 commenti su “DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITA’”

  1. @Accipicchia Susy e io che lo guardo da giorni dove sono stata?
    Scherzo, sei andata benissimo, grande osservatrice. Ma… tua suocera?un sorrisone

  2. Eccomii!! Ho finito di fare l’areosol.
    :oD

    Allora un quadro da commentare? E che bel quadro! Come scrive ULISSEUNO ,che saluto, ricco di simbologie.
    Ma cos’è che non è ricco di simbologie? qualsiasi oggetto è investito di significati che noi gli attribuiamo.
    I particolari che noto subito sono :
    le braccia di entrambi, ben distese, la donna ha entrambe le braccia distese mentre l’uomo no, ma quelle in contatto sono entrambe distese nello stesso modo.Lei sorride mentre l’uomo ride proprio.
    Due paesini sullo sfondo. Quello dietro alla donna più lontano mentre quello dietro all’uomo più vicino.
    Una tovaglia , bottiglia e bicchiere.

    Nessuno regge nessuno e nello stesso tempo entrambi si reggono nello stesso identico modo. Non fa differenza se uno vola e l’altro no.
    I paesini dietro rappresentano le rispettive famiglie di origine, più lontana quella di lei più vicina quella di lui. Segno che lui il cordone ombelicale non l’ha tagliato del tutto,o proprio per nulla.
    Oppure, il paesino più lontano rappresenta un passato, non proprio burrascoso, ma con dei colpi di scena mentre quello più vicino alla coppia un presente-futuro sereno, simile al periodo matrimoniale prima della burrasca, periodo di assestamento.
    La burrasca è rappresentata da quella specie di chiesa sul rosa, quasi trasparente in fondo.
    Il fossato in mezzo può essere una specie di linea di demarcazione che sottolinea il nuovo periodo sereno.
    I vestiti hanno dei giochi di chiaro scuro simmetrici, per me, indicano completezza ma nello stesso tempo individualità.
    Tovaglia, bottiglia e bicchiere sono le concretezze , il cibo che ci da nutrimento, ma anche gioia di condivisione, nutrirsi l’uno dell’altro.
    Mi pare basta.
    Come sono andata?
    Dottoressa sono recuperabile?
    :o))
    BACI BACIII!!

  3. @Ulisse credo nonsia stabile l’equilibrio che si crea, ma una danza in continua evoluzione, ci sono momenti e movimenti incui uno guida e l’altro si fa condurre…poi vice versa..se è sempre statico diventa unilaterale e la coppia si squilibria..
    un abbraccio

  4. Quadro stupendo, ricco di simbologia, come dimostrano i cento diversi commenti che l’accompagnano. A riprova della ricchezza della nostra individualità. Che bello! Cosa ne penso io? nella vita di coppia, anche fra due caratteri forti, alla fine l’uno prevale sull’altro, fosse anche solo inconsciamente. E quindi sempre, anche in amicizia, uno ha bisogno dell’altro e si lega ed è legato dalla necessità dell’altro. Un poco tortuoso ma spero di essermi spiegato. Un bacione di simpatia

  5. @Bango era Platone ma come già detto qui ci ha fregati..con la storia della mezza mela, è meglio se ci consideriamo interi e complementari, ma unici…

    @Grazie Dentroletuevene, sei molto gentile

  6. Ma non eravamo una cosa sola, uomini e donne, tanto tempo fa? Non siamo stati separati dagli dèi facendo di un essere solo due persone?

    E’ così difficile, staccarsi, che forse aveva ragione quel greco…
    Bye.

  7. Un dipinto [conservato nel Museo di stato di S. Pietroburgo] che in realtà raffigura due innamorati che sono trasportati in una realtà fantastica in cui traspare la gioia sognante e serena dell’amore. Il pittore [che si auto-ritrae] dedica l’opera alle donne, in particolare a colei con la quale trascorrerà più di quarant’anni di vita… Poi, ognuno ci veda ciò che la propria fantasia suggerisce.

    Il termine DIPENDENZA può avere diversi significati [anche solo bisogno/relazione] ma qui si vuole intendere una condizione patologica di subordinazione/sottomissione, in particolare quella derivante da rapporti umani. Penso che una relazione fino a quando alimenta e accresce il proprio benessere può non essere considerata patologica, mentre se compromette gravemente la qualità della vita e annulla il proprio io [autodistruzione] è rischiosa. Non sottovalutiamo la dipendenza dai genitori o dai “capi carismatici” che sono altrettanto pericolose e ci sono – forse – più “vittime” di queste ultime…

    Restare – comunque – padroni delle proprie scelte fino a che punto è possibile?

    “Solo nell’illusione della libertà la libertà esiste.” [Fernando Pessoa].

  8. @Tarta confesso che ogni tanto riguardo l’immagine, dopo che qualcuno dice la sua..e ci trovo sempre spunti nuovi…ad esempio ora mi è venuta questa immagine:
    e se lei rappresentasse il tramite per la spiritualità?
    il suo vestito è del colore di una chiesa..l’uomo è circondato da cose materiali..e tiene un volatile per le ali..facendosi trasportare da lei..lui è sollevato da terra o appoggiato?
    pensare che ho messo questo quadro istintivamente…e ora più lo guardo più mi parla…

  9. Quando un individuo, ha poca autonomia ed autostima, di fatto tende a dipendere da chi gli stà vicino. Poi dipende dall’altro/a capire che il prossimo ha bisogno di essere più libero. Cari saluti.

  10. E’ una bella immagine di co-dipendenza reciproca.
    Molto frequente fra le coppie ma anche negli ambiti famigliari e soprattutto fra madre e figlio adulto, spesso maschio.
    Splendido blog, complimenti!
    Un saluto, Monica

  11. @Grazie Rossella, coglieremo il tuo suggerimento anche se ne abbiato già parlato del mondo virtuale su questo blog, e c’è un post su chiedi chi erano i bloggers..ma ne riparleremo presto grazie! molti però lasciano acceso il pc come per scaricare musica ecc ma fanno magari anche altro…

  12. Salve,il tuo blog é davvero interessante.Capita raramente imbattersi in blog di questo calibro,con tematiche di questo tipo.
    Visto che usi splinder ed il blog per divulgare queste informazione di carattere psicologico potresti anche affrontare la tematica della dipendenda da internet-blog che noto(per lavoro) essere alquanto diffusa tra gli splinderiani(molti sono connessi 24h su 24).
    Potrebbe essere d’aiuto un post di tal genere a tutti coloro che ti commentano.
    Complimenti ancora per il tuo lavoro.
    Saluti.

    Rossella D.

  13. Ho un attimo di pausa e allora torno al quadro e a quello che mi ispira.
    La prima ipotesi e che lui voglia farla volare come un aquilone, lasciandola libera di seguire il vento ma tenendola ancorata stabilmente a sé. In questo caso quali sono le tecniche che usa? Forse il simbolismo del nido familiare, rappresentato dalle case che non sono vicine eppure ci sono.
    La seconda ipotesi è che la voglia vivere in parte lontana da sé e dalla sua individualità.
    Infatti non la guarda mentre rotea, guarda piuttosto davanti a sé. E lei sembra accettare a malincuore questa esclusione, guardando a sua volta un punto indefinito e non lui ma non con la stessa espressione soddisfatta.
    Insomma questi due sono legati da una mano ma rimangono ben distinti, separati.
    In fondo, distinta dalle altre, c’è una chiesa rosa, sembra la pallida copia dell’abito di lei, forse significa qualcosa che non so dire bene. Ma non mi rimanda una sensazione positiva.
    Si, io credo che ognuno debba avere i suoi spazi perché possa fare nuove scoperte e poi portarle indietro, nella coppia, per alimentarla di cose nuove, nuovi stimoli.
    Forse rischioso ma molto meno del soffocamento che alla fine fa scappare.
    Io partivo il lunedì e tornavo il venerdì a casa…, mai approfittato delle occasioni, i problemi non sono stati mai legati all’assenza ma eventualmente alla qualità della presenza.:-)))

  14. @Neanderthal nulla di nuovo tu fai l’anti-dipendente..leggiti il post sulla dipendenza affettiva…tu fai l’altra faccia della medaglia…uguale e contraria, necessaria e funzionale alla danza….