Isness è il concetto Zen di un’oggettività esistenziale da cui non è possibile sfuggire.
Ciò che è, è semplicemente. Volere ciò che non c’è, volere che quanto è sia differente, è la strada per l’infelicità. Accettazione di quanto accade, di quanto è, cos’altro è possibile? Non è passiva rassegnazione. E’ un osservare quanto accade da una pozione neutra, e da lì è possibile fluire con quanto l’esistenza offre. L’uomo moderno si illude con la sua saccenza e tracotanza di poter “sfidare gli dei” (hybris), e di poter così modificare il corso del fiume. Lottando e opponendosi. Assecondare il fiume è molto meno faticoso. Un dipendente affettivo VUOLE. E in questo volere resta infelice. Non si otterrà l’Altro, il suo amore, le sue attenzioni e cure solo perché lo si vuole con la forza. Avere il coraggio di lasciarsi andare all’esistenza e fluire con quanto c’è, porta a vedere la pienezza di ogni attimo. Il vuoto è pieno di essere. Pensare che se lui/lei ci ameranno, allora ci sarà felicità è un errore cognitivo. Ora, in questo singolo attimo, non manca nulla.
Ameya
@Uhm…non so…si vede ciò che si conosce…e magari c'è molto altro ma non si riesce a vederlo…grazie!
Ciò che si vede, è…
Così diceva il Banco del Mutuo Soccorso tanti anni fa…
Buon w-e
Adoro questi pensieri. Grande Ameya
Quanto è vero quello che dici!
Baci 😀
eccomi qui.
Che rumore fa la felicità?
E' un trancio di pizza con gli amici. E' un bacio. Un messaggio inaspettato dopo un brutto litigio. Lo sguardo intenso di un passante. E' una boccata d'aria fresca dopo una giornata chiusa in aula. E' un bel voto. E' una passeggiata al Sole dopo settimane di pioggia. E' un vestito nuovo. E' il sorriso di un bambino. E' la tua canzone preferita capitata casualmente alla radio. E' un'emozione improvvisa. E' una Luna piena. E' un abbraccio caldo.
Ma no, non pensare a domani, non chiederti se lui ci sarà. Se la vostra storia sarà per sempre. Non chiederti se quel bacio avrà un seguito oppure no. Non chiederti se quell'amica ti rimarrà affianco, non chiederti se al prossimo compito o esame andrai bene. Non chiederti se domani pioverà. Oggi c'è il Sole, ed è questo quello che conta. Godetevi ogni istante.Ogni emozione,ogni fremito. Sono queste le nostre dosi di felicità. E in quei secondi azzittite i pensieri. Shh,chiudete gli occhi. Ascoltate il battito incalzante del vostro cuore. Ed ora ditemi, non è forse questa la felicità?
Che rumore fa la felicità?
E' un trancio di pizza con gli amici. E' un bacio. Un messaggio inaspettato dopo un brutto litigio. Lo sguardo intenso di un passante. E' una boccata d'aria fresca dopo una giornata chiusa in aula. E' un bel voto. E' una passeggiata al Sole dopo settimane di pioggia. E' un vestito nuovo. E' il sorriso di un bambino. E' la tua canzone preferita capitata casualmente alla radio. E' un'emozione improvvisa. E' una Luna piena. E' un abbraccio caldo.
Ma no, non pensare a domani, non chiederti se lui ci sarà. Se la vostra storia sarà per sempre. Non chiederti se quel bacio avrà un seguito oppure no. Non chiederti se quell'amica ti rimarrà affianco, non chiederti se al prossimo compito o esame andrai bene. Non chiederti se domani pioverà. Oggi c'è il Sole, ed è questo quello che conta. Godetevi ogni istante.Ogni emozione,ogni fremito. Sono queste le nostre dosi di felicità. E in quei secondi azzittite i pensieri. Shh,chiudete gli occhi. Ascoltate il battito incalzante del vostro cuore. Ed ora ditemi, non è forse questa la felicità?
La felicità sta nel saper mantenere ciò che si desidera "davvero" senza sentirsi prigioniero della propria sorte…
…felice è colui che prima ancora ha avuto coraggio di essere se stesso mettendo al centro i sentimenti umani gli stessi che oggi vengogno messi all'ultimo posto mentre prevale il materialismo che rende l'uomo sempre più fragile in se stesso.
Ciascuno è chiamato a rispondere della propria felicità che non è "uguale" per tutti…e ognuno dovrebbe ascoltare se stesso e non i copioni di altri….senza essere giudicato.
CInzia PIacentini
(dedicato ai coraggiosi)
Ne sono convinta:
"Il vuoto è pieno di essere. Pensare che se lui/lei ci ameranno, allora ci sarà felicità è un errore cognitivo"…
Ottenere ciò che si desidera non è la strada per la felicità…la gestione di ciò che si ha ed il valore che si dà alle cose, ci dà pace…e soprattutto senza sfidare gli dei :o)
Un abbraccio
maria
VORREI IL SENZIO DENTRO DI ME
Vorrei, un pò di silenzio dentro di me…
per non sentir il cuore battere al suo pensiero…
mentre la mente fugge e si apre ad una nuova dimensione
dove tutto è un sogno seppur…reale dentro di me…
Vorrei, un pò di silenzio dentro di me…
per fingere che tutto va bene…che il mio cuore sta bene…
che domani sarà bello e sorriderò a quel cielo…
Vorrei, un pò di silenzio dentro di me…
per proteggermi da quel "rumore" che mi fà
perder la testa…che mi brucia dentro e che…si chiama "amore"…regalandomi prima calore e felicità…
Ma ora…adesso…
Vorrei, un pò di silenzio dentro di me…
per dimenticarti… riuscire a dormire e, finalmente…risvegliarmi serena
…senza di te.
(by Cinzia Piacentini)
….è chiaro che, per poter realizzare un desiderio di vita bisogna soprattutto credere nella vita e in ciò che si fà…è necessario essere davvero spinti da una motivazione dettata del cuore e dalla ragione…altrimenti, è meglio starsene fermi nei propri allori.
Per ciascun amore ci saranno dei problemi, ma, ogni relazione d'amore avrà i suoi colori, profumi, entità…perchè, se qualcuno pensa davvero che ogni storia è destinata a ripetersi… ed è la stessa per tutti…forse, non ha mai davvero amato nè incontrato il suo vero amore.
C.
assolutamente d'accordo!
noi "siamo" adesso….e gia "l'esserci" dovrebbe renderci felici…
life is colors…
buon 2011 Ameya.
e grazie.
Eppure, io penso che quando ci viene dato un dono non si dovrebbe girare le spalle per timore di sbagliare.
Dov'è la felicità?
Là….dove ti porta il cuore e la ragione…e se la direzione è la stessa per entrambi nulla dovrebbe esserci che impedisca di realizzarlo…se non le stesse paure che tracciano, nel cuore e nelle vite di ognuno, il vuoto e rimpianto per non aver avuto il coraggio di realizzare un vero amore.
C.
Non credo debba essere la fatica ed il suo misuratore, la discriminante.
Ciao
Gioire di ciò che si è/si ha e non lamentarsi di ciò che si vorrebbere essere/avere.
Sembra impossibile, ma quando ci si riesce la vita acquista un altro senso.
@ti rispondo in modo Zen
Ah! this! :-))
'spetta, Ameya.
Passo dal fine pensiero (dello zio?) alla sua riformulazione equivalente nella cultura popolare
Chi si contenta gode.
Dunque ci sono diversi sentieri che portano in vetta.
Una questione, affrontata anche ieri, con A-Woman è che la nostra mente è evoluta in milioni di anni di selezione. Io la chiamo "mente evolutiva".
Essa si concentra sulll'15% delle cose che non vanno attribuendo loro l'85% del peso o anche più.
La tensione a migliorarsi, ad evolvere è stato il motore propellente dell'evoluzione, insieme alla selezione naturale.
Così ciò che ci va bene lo assimiliamo e lo consideriamo presto "la base" dalla quale partire per un nuovo miglioramento.
L'equilibrio tra essere soddisfatti di ciò che è di renderlo la chiave di volta di un ben-vivere e l'anelare evolutivo ad un'esistenza migliore (e l'eros non fa eccezione) oltre che dinamico è assai precario.
Chi si contenta gode oppure sta lì dove è?
..ma è possibile vivere senza aspettarsi nulla mai?
..il confine tra speranza-desiderio-aspettativa è molto labile.
vivo in una brutta situazione e quindi ne vorrei un'altra
è diverso da
vivo in una brutta situazione perchè ne vorrei un'altra
Giuli
ciao.
non conosco molto le zen, lo isness in particolare.
però trovo che il "concetto" che permea l'isness – ciò che è, è semplicemente – sia affine ad un proverbio dell'africa occidentale.
perché insegnare a bere agli animali che vivono nell'acqua?
o no?
ciao